Roberto Andò torna al cinema dopo sette anni di assenza con Viva la libertà, tratto dal romanzo scritto da lui stesso, e vincitore del Premio Campiello Opera Prima Il Trono Vuoto.
Film che appare, in questo periodo, quanto mai attuale. La storia è quella di Enrico Oliveri (Toni Servillo), segretario del principale partito d’opposizione, che, a pochi giorni dalla tornata elettorale entra in una profonda crisi. Il suo problema è che la destra sta velocemente raccogliendo consensi, a discapito del suo partito.
Viva la libertà – La trama
Enrico, forse stanco di una vita sempre in continua rincorsa, decide di fuggire. Una scelta sicuramente non nobile, ma che sembra essere l’unica via verso la libertà. La moglie Anna (Michela Cescon) e il suo collaboratore Andrea Bottini (Valerio Mastandrea) si trovano così a dover trovare una soluzione a questa misteriosa fuga.
La trovano nella persona che meno sembra adatta a ricoprire il ruolo di segretario del partito: il fratello gemello di Enrico, Giovanni Ernani (interpretato da Toni Servillo), un filosofo appena dimesso da una clinica psichiatrica a causa di un disturbo bipolare.
A progettare il piano di sostituzione è Andrea il quale, una volta incontrato Giovanni, rimane folgorato dalla sua genialità. Inizia così l’avventura politica di Giovanni, un segretario tutto nuovo per un partito che, molto probabilmente, aveva bisogno di una ventata di novità. Molto diverso dal fratello, infatti, Giovanni, con il suo modo di parlare e di presentarsi, riuscirà nell’intento di tornare a riempire le piazze e a far crescere i consensi.
Ma c’è qualcuno che, dal suo nascondiglio segreto, guarda quello che accade e potrebbe non rimanere con le mani in mano.
Viva la libertà – Il trailer
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