L’annuncio dei film che saranno in concorso alla 63° edizione del Festival de Cinema di Berlino ha lasciato il nostro paese con la bocca asciutta. Un solo film italiano, La migliore offerta di Tornatore, che sarà presentato ma non in concorso.
Per fortuna che c’è Vito Palmieri, che è stato scelto con il suo corto Matilde a rappresentare l’Italia nella sezione Generation e la coppia Massimo D’Anolfi e Martina Parenti che presenterà il documentario Materia oscura nella sezione Forum.
Iniziamo questo viaggio verso la Berlinale occupandoci del primo dei registi in concorso, Vito Palmieri.
Giovane regista pugliese (classe 1978) Palmieri si è laureato nel 2004 in Filmologia al Dams di Bologna. Nello stesso anno arriva il suo debutto cinematografico con il cortometraggio Al mare, immediatamente accolto con grande favore dalla critica che gli ha assegnato due premi come miglior cortometraggio, uno all’EcoVision Festival e l’altro al Laura Film Festival nel 2005.
Nel 2006 la sua prima collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che lo sceglie per girare Tana libera tutti, corto su un bambino alle prese con la sua timidezza che è valso a Vito Palmieri numerosi premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
Il suo lavoro successivo è Se ci dobbiamo andare, andiamoci del 2009, al quale segue Eclissi di fine stagione, entrambi cortometraggi che narrano storie di bambini e adolescenti, tema molto caro a Palmieri. Nel 2010 si mette alla prova sulla lunga distanza, abbandonando per un po’ il cortometraggio e dedicandosi, invece, al documentario con Il valzer dello Zecchino – Viaggio in Italia a tre tempi, senza comunque abbandonare il tema dell’infanzia. Anche questa sua prova è stata molto apprezzata e gli è valsa un’altra lunga serie di riconoscimenti.
Il 2012 è l’anno del cortometraggio dedicato a Lucio Dalla Anna bello sguardo e di Matilde, il corto con il quale Vito Palmieri tenterà di tenere testa ai tanti concorrenti internazionali che con lui si contenderanno l’Orso di Cristallo, il premio che ogni anno, a partire dal 1978, viene dato al miglior cortometraggio in concorso al Festival di Berlino.
Buona fortuna!
L’articolo è incompleto: avete tralasciato “Materia Oscura” di D’anolfi-Parenti che sarà presente nella sezione Forum
@Simone Calligaris:
Grazie molte per la segnalazione, provvederemo quanto prima alla rettifica.