Venezia 2012 giorno 10: Un giorno speciale, Francesco De Gregori – Finestre rotte e il corto La sala

Decima  e penultima giornata per la Mostra del cinema di Venezia. Oggi in concorso Un giorno speciale di Francesca Comencini, terzo ed ultimo film italiano per la Selezione ufficiale del festival in lizza per il Leone d”oro. Per quanto riguarda le altre proiezioni odierne, in programma Francesco De Gregori – Finestre rotte, il documentario di Stefano Pistolini sarà presentato nella sezione Venice Nights delle Giornate degli autori, mentre per la sezione Orizzonti oggi proiezione del cortometraggio La sala di Alessio Giannone.

UN GIORNO SPECIALE con Filippo Scicchitano e Giulia Valentini

Gina e Marco sono giovanissimi e decisi a diventare “qualcuno”.

Si incontrano una mattina in una periferia stralunata alle porte di Roma. Lei ha un appuntamento con un politico che potrebbe mettere una buona parola e aiutarla a entrare nel mondo dello spettacolo, lui è l’autista che ha il compito di condurla all’appuntamento. È l’occasione che entrambi aspettavano. Il primo giorno di lavoro. L’entrata nel mondo dei grandi.

Ma niente va come deve andare.

Il politico, impegnato in una seduta parlamentare che si protrae all’infinito, rimanda di ora in ora l’appuntamento lasciando i due ragazzi in un limbo di attesa che si trasforma ben presto in una giornata speciale. Una giornata che li porterà dalla provincia al cuore della capitale, in cui i due giovani imparano a conoscersi.

Ma il futuro immediato è sempre in agguato. E proprio quando Marco e Gina hanno gettato la maschera e sono entrati ognuno nella pelle dell’altro dimenticandosi di tutto – anche di quell’appuntamento che solo poche ore prima sembrava così importante per entrambi – la telefonata tanto attesa piomba dall’alto sulle loro teste. Dopo, quando Marco riporta Gina a casa, è scesa la notte e il silenzio tra loro. Le loro vite sono cambiate.

Volevo fare un film semplice, asciutto, apparentemente spontaneo fino a sembrare trasandato. In realtà è un film scritto e costruito, nel quale è stata però lasciata sempre aperta una finestra ai mutamenti. Volevo fare un film su due ragazzi della periferia che si avvicinano al centro. Raccontare la loro giornata con piccoli tocchi. Fare un film preciso e leggero. Rapido. Rapido nel suo arco narrativo – una sola giornata – e nel ritmo del racconto. Mi pareva che solo così sarei riuscita a cogliere qualcosa che con leggerezza e rapidità si è impossessato delle nostre vite, rendendole pesanti e senza tempo. (Francesca Comencini)

FRANCESCO DE GREGORI – FINESTRE ROTTE con Francesco de Gregori, Vasco Brondi, Cristina Donà, Giovanna Marini, Ambrogio Sparagna

Ritratto dell´artista da adulto. Francesco De Gregori al presente: non una biografia, ma un ritratto del musicista al presente e in diretta, al suo seguito lungo un´estate di concerti e attraverso una serie di conversazioni ai quattro angoli del nostro paese. Ascoltando i suoi pezzi, testimoniando i suoi esperimenti, registrando i suoi stati mentali, i suoi incontri e le sue riflessioni. Mentre continua a risuonare quel canzoniere di Francesco che è parte della vita di tanti tra noi.

Francesco De Gregori è un uomo accurato nei movimenti, nei ragionamenti, nelle cose che dice, in come le dice: praticamente non sbaglia mai. Nella sua musica c´è la sublimazione del discorso: Francesco è esigente prima di tutto con se stesso. Colloca le sue canzoni sul piano dell´arte, come quadri, sculture, pezzi unici. Va filmato con delicatezza: si lavora con un´estetica complessa, sebbene ci sia la familiarità con quei pezzi e con quella voce. Contano i punti di vista, il rispetto delle proporzioni, la profondità di campo. De Gregori va aspettato a centrocampo.(Stefano Pistolini)

LA SALA con Nicola Valenzano, Ketty Volpe, Gianfranco Gengari, Filomena La Vacca

Alla domanda “in quale luogo o circostanza vi sentite bloccati nelle vostre azioni o nell’esprimere le vostre opinioni?” i detenuti della casa circondariale di Bari hanno risposto: la sala. Durante un pranzo di un matrimonio emergono i difetti e l’ipocrisia della famiglia italiana. Parte la recita, dove lo sposo deve essere gentile con tutti, la sposa deve sorridere, i genitori essere felici e i parenti devono riempire di auguri e complimenti gli sposi. All’ombra di questa recita, invece, si consumano le vicende più reali, amanti, debiti, invidie, gelosie.

In questo lavoro ho cercato di mettere in luce i piccoli grandi difetti della famiglia italiana, quanto spesso si vive di maschere che nascondono le invidie e le gelosie. Avendo scritto la sceneggiatura con alcuni detenuti abbiamo voluto sottolineare come, spesso, ci si trova ingabbiati in alcune convenzioni e che ci si chiude gli occhi per non guardare la verità. (Alessio Giannone)

PER LA PROGRAMMAZIONE INTERNAZIONALE DEL FESTIVAL CLICCATE QUI.

 

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