Dopo sedici minuti di applausi e un’ovazione che hanno accolto il regista Marco Bellocchio (nella foto con l’attore Toni Servillo) e il cast alla proiezione ufficiale di Bella addormentata in concorso al Festival di Venezia, il film è uscito lo scorso giovedì distribuito da 01, arriva l’annuncio del Premio Brian insignito all’opera di Bellocchio dall’associazione UAAR (Unione atei agnostici razionalisti).
Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione:
Il film affronta il tema del fine-vista con spirito laico, sottolineando l’importanza del rispetto delle scelte individuali. Mette in luce l’arroganza del potere politico e la grettezza dei pregiudizi religiosi nei confronti di scelte che devono essere improntate al principio dell’autodeterminazione. La rappresentazione rende conto della complessità del problema del termine della vita in maniera non riduttiva né ideologica.
(fonte Cinecittànews – Photo Credits | Getty Images)
caterina mognato 8 Settembre 2012 il 09:50
Ecco la risposta del Maestro Bellocchio: “Ringrazio l’Associazione UAAR per avermi voluto attribuire questo premio. Ma più che ateo preferisco definirmi non credente (quanto meno razionalista. Il mio è un lavoro d’immaginazione, di fantasia, irrazionale, in cui la razionalità ha una funzione pratica, forse necessaria, ma di servizio).
Nel non credente c’è, verso chi crede – almeno come l’intendo io – un sentimento di tolleranza e apertura, non alla sua fede, ma alla sua umanità. In Bella addormentata un non credente e una credente s’innamorano e si dimenticano, anzi lei si dimentica della sua fede e della sua missione…
Poi anche il non credente ha tanti problemi, ma sarebbe tutto un altro discorso…”