Vasco Rossi il film: Sibylle Righetti spiega Questa storia qua

Il 5 settembre al Festival di Venezia 2011 sarà presentato Questa storia qua, il documentario di Sibylle Righetti e Alessandro Paris, dedicato alla vita di Vasco Rossi (che, non potendo essere presente al Lido per motivi di salute, sta preparando un videomessaggio). La regista, figlia dello psichiatra amico storico del cantante, spiega il film (fonte La Repubblica):

Per capire Vasco devi tornare alle radici, a Zocca, il suo paese, dove tutto è cominciato, il luogo degli affetti, che è anche il mio perché è il paese di papà. Quando senti parlare Ivana Lenzi la tata, capisci che Vasco, figlio unico, è cresciuto tra le donne che fanno i tortellini sotto la sua foto. Zocca è sempre stato un paese anarchico, lo definirei più tribale che globale, c’è una conservazione dell’aspetto comunitario, infatti all’inizio c’era grande diffidenza nei confronti del mondo rock di Vasco. Ma anche Zocca ha subito cambiamenti, dieci morti per eroina in un paese piccolo sono tanti.

La regista rivela che per realizzare il film ci ha messo tre anni:

Ma senza gli amici di Vasco e la loro fiducia, la fiducia di un intero paese, non avrei mai potuto farlo. Quei video erano custoditi gelosamente, sono ricordi privati che uniscono persone rimaste legate per sempre, anche se hanno fatto scelte diverse. Ma Vasco andava raccontato in modo antidivistico. E’ una persona sensibile, di una timidezza incredibile, fin da bambina mi colpiva come osservasse gli altri con sguardo distante.

Il film, che uscirà in sala il 7 settembre, raccoglie materiale di repertorio, filmini privati e interviste, e ha la voce narrante di Vasco Rossi. Proprio il Blasco spiega come è nata Vita spericolata:

Stava piovendo proprio quando dovevamo fare il concerto … Ho cominciato a pensare voglio una vita come minimo maleducata, spericolata, voglio mandare tutti affanculo

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