Una commedia dolce amara che raccoglie nel cast i tanti protagonisti delle due soap opera italiane di maggior successo, Vivere e Centovetrine. Questo è quello che ci propone Un’Insolita Vendemmia, pellicola diretta da Daniele Carnacina, produttore creativo delle soap.
Una pellicola che nasce quando la produzione decide, realmente, di mettere fine alle riprese di Centovetrine, lasciando a casa tutti coloro che per tantissimi anni hanno contribuito a decretarne il successo.
Esattamente 12 anni. 12 lunghi anni nel quali cast e operatori tecnici hanno creato un fenomeno quasi di costume che rappresenta uno spaccato della vita italiana, che rischiano di andare perduti. Ma è proprio grazie all’intervento di Daniele Carnacina che la soap può continuare e, proprio nel tentativo di esorcizzare quanto accaduto, lo stesso decide di dare vita ad una pellicola che ripercorre, in una susseguirsi di situazioni al limite tra finzione e realtà, questa storia e il suo lieto fine.
Un lavoro interessante quello di Carnacina che riesce a dare spessore ai suoi personaggi sia umanamente che professionalmente, catalizzando l’attenzione sul corto circuito che si può venire a creare in quegli attori che per tanti anni interpretano lo stesso ruolo e che, a volte, fanno fatica a distinguere loro stessi dal loro personaggio.
Ed è anche particolarmente interessante la ricerca del valore del mestiere di attore da parte dei protagonisti, una nutrita schiera di attori che si trovano, una volta arrivati sull’isola felice che si è creata Roberto (Roberto Alpi, protagonista indiscusso dei primi anni di Centovetrine), a ritrovare la loro identità al di fuori dal set.
Impianto corale per Un’Insolita Vendemmia, una commedia divertente consigliata e leggera, consigliata a quei tre milioni di spettatori che ogni giorno seguono le vicende dei loro beniamini.
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