Sarà nelle sale da questa sera il nuovo film di Giorgio Diritti, Un giorno devi andare. Protagonista della pellicola è Augusta (interpretata da una bravissima e molto intensa Jasmine Trinca), una donna che, dopo un grande dolore, decide di abbandonare la sua vita in Italia per andare in Amazzonia al seguito di Suor Franca.
Il suo sarà un lungo viaggio che la riporterà alla vita, quella vera, fatta di piccole cose, di piccoli bisogni ma di grandi emozioni.
Tre soli film all’attivo per Giorgio Diritti, ma non per questo il regista non si può dire che sia arrivato al culmine della sua maturità artistica e narrativa. Un regista, Diritti, che non necessita di grandi gesti o di voci troppo alte per dire quello che ci vuole dire: la misura è il suo metro stilistico, la lentezza è il suo ritmo prediletto e la semplicità è il suo valore aggiunto.
La storia di Augusta, dolorosa e dolcissima, non è argomento fine a se stesso, ma è lo spunto per indagare oltre, per andare al di là della concezione di donna come genitrice e ritrovarla nella sua emozionalità. Quell’emozionalità che manca nel mondo moderno, rattrappito ormai in figure e figuranti che si muovono senza un vero scopo.
Ma lì, in Amazzonia, tutto cambia. Un altro mondo, un’altra vita, altre persone. E il film mette lo spettatore di fronte ad una scelta: da quale parte della barricata vogliamo stare? Vogliamo stare con Augusta, che se ha sofferto e se n’è andata: ha fatto una scelta coraggiosa quanto difficile, ha attraversato momenti bui e dolorosi, ma alla fine ce la fa in un mondo che l’ ha fatta rinascere, fatto impensabile per lei che di vita non ne può più generare, le ha restituito la sua vera essenza di donna.
O vogliamo rimanere dove siamo, a soffrire, forse meno, ma senza alcuna speranza?
Non tutto è perfetto in Un giorno devi andare, ma il film ha delle evidenti qualità che non possono essere trascurate.
1 commento su “Un giorno devi andare conferma la bravura di Diritti”