Sarà nelle sale a partire dal 28 marzo il nuovo film di Giorgio Diritti Un giorno devi andare.
Protagonista della pellicola è Jasmine Trinca, che interpreta Augusta, una ragazza di trent’anni alle prese con un grande dolore personale che fa una scelta radicale: cambiare vita, o forse cercarne il senso più profondo, attraverso un viaggio in Amazzonia al seguito di suo Franca.
Un viaggio importante, che condurrà Augusta nelle più remote terre amazzoniche, a contatto con una vita diversa da quella a cui era abituata, fatta di altri sogni, si altre esigenze, di altri dolori.
Un giorno devi andare – Intervista a Giorgio Diritti e Jasmine Trinca
Un giorno devi andare mostra le contraddizioni della vita in Amazzonia, o comunque in quei luoghi in cui la vita è sempre appesa ad un filo, con l’Occidente e il concetto dominante di felicità: noi, che dovremmo essere in una condizione di piena felicità e di completo appagamento, spesso siamo incapaci di capire e di comprendere l’importanza di quello che abbiamo ottenuto o conquistato e, per di più, spesso siamo totalmente incapaci di condividerlo.
Nel film di Giorgio Diritti, la protagonista sembra comprendere questa contraddizione e la sua crisi interiore, personale, diviene occasione di messa in discussione e di ricerca, seppur dolorosa, per una nuova possibilità di vita, più affine, che le assomiglia di più, dunque più autentica. E in questo senso, la storia di uno è in realtà la vicenda umana di tutti, universale.
Augusta, lungo il viaggio che affronta in Un giorno devi andare, si trova nella favela di Manaus a vivere con gli abitanti le difficoltà e le lotte, ritrovando spontaneità e vitalità. Stringe legami forti e si scontra anche con le durezze di una vita che, in nome della necessità di sopravvivere, mostra i suoi opposti: spinge alcuni verso opportunismi e violenze, ma lascia anche intuire che la possibilità di essere felici risiede anzitutto dentro se stessi.