Tulpa, anticipazioni sull’horror di Federico Zampaglione

Ci giungono aggiornamenti dal sito americano specializzato in horror Shock Till You Drop su Tulpa, il nuovo film di Federico Zampaglione che arriva dopo l’esordio Shadow. Dopo il salto trovate alcuni stralci di un’intervista rilasciata dal regista e cantautore che riguarda proprio la sua opera seconda.

Zampaglione che ha girato il film tra Roma e Bruxelles parla di una vera e propria prova del fuoco per lui:

Shadow è stato ben accolto, ma era solo il primo passo. Tutti gli occhi saranno su Tulpa per vedere se posso effettivamente progredire e che non era solo un caso fortunato. Voglio che sia favoloso, perché come tutti ho odiato che il genere horror italiano sia scivolato nel dimenticatoio negli ultimi decenni. La mia intenzione è quella di invertire tale tendenza e portare Tulpa a nuove vette di polemiche e gore.

Tulpa è una parola tibetana, la descrizione di una manifestazione di energia mentale secondo le leggi del misticismo himalayano;

Si riferisce a qualsiasi entità che raggiunge la realtà solo con l’ausilio dell’immaginazione. L’entità è stata creata interamente all’interno dei confini della propria mente…quindi se il creatore lo desidera un Tulpa può diventare realtà fisica attraverso intensa concentrazione e visualizzazione.

Zampaglione per la sceneggiatura ha avuto il supporto del veterano Dardano Sacchetti:

Dardano aveva visto Shadow, gli era piaciuto molto e ha voluto collaborare con me. Naturalmente sono un grande fan del suo lavoro…Dardano è un ragazzo brillante e superbo in termini di creazione di sequenze spaventose e violente. Si tratta solo di elaborare concetti veramente terrificanti, senza alcuno sforzo. Tutto quello che serviva era l’idea centrale di una persona in preda di un’auto-allucinazione andata male…Dardano è forte e sembra dolce, ma sotto sotto è un mostro con una mente molto malata!

La trama di Tulpa ruota attorno ad una donna d’affari rampante che lavora in una grossa società. Di giorno lei è una integerrima professionista, ma di notte frequenta il famigerato sex club Tulpa di proprietà di un enigmatico guru tibetano e da libero sfogo alla sua ninfomania. Uomini, orge lesbo, sesso a tre, S&M lei fa tutto questo con estranei per aggiungere ulteriori brividi alle sue avventure notturne. Poi improvvisamente i suoi molti amanti cominciano ad essere uccisi in modo orribile. Lei non può andare alla polizia perché uno scandalo nella sua vita privata avrebbe un impatto negativo sulla sua vita pubblica. Così cerca di affrontarlo da sola con conseguenze da incubo.

Zampaglione parla di Tulpa come di una metafora:

Il film affronta tutti i diversi aspetti della vita: il dualismo della morale, la schizofrenia mentale, bene contro male, doppia personalità, yin e yang. Il Tulpa del titolo è più una metafora di ogni altra cosa. L’eroina va al Club Tulpa per sentirsi libera e allentare la pressione su di lei data dallo stress da lavoro e dagli impegni. Sono cose che possono riguardare tutti, ma cercando di esplorare la sua interiorità, qualcosa di sinistro le comincerà ad accadere…

 

 

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