Sono attualmente in corso a Barletta le riprese di Triangle, il nuovo documentario della regista Costanza Quatriglio (Terramatta), un progetto co-prodotto da Factory Film-Luce Cinecittà, patrocinato dalla CGIL e sostenuto da Apulia Film Commission.
Il lungometraggio è incentrato sui diritti del lavoro e sulla dignità della persona. A cento anni dall’incendio della Triangle Weist Company, avvenuto a New York nel 1911, in cui morirono 146 operaie tessili che lavoravano in condizione di schiavitù, si continua a morire per mancanza di tutela e di diritti. A Barletta, nel 2011, quattro operaie muoiono sotto le macerie di una palazzina fatiscente: un maglificio arrangiato, donne pagate in nero ricattate da una condizione di estremo bisogno, lavorano in una condizione di evidente pericolo pur di guadagnare meno di 4 euro l’ora. Gli innumerevoli materiali d’archivio e le testimonianze raccolte negli anni successivi all’incendio del 1911 faranno da filo rosso a una narrazione tutta in soggettiva.
I fatti del 25 marzo 1911:
Il pomeriggio del 25 marzo 1911, un incendio che iniziò all’ottavo piano della Shirtwaist Company uccise 146 operai di entrambi i sessi. La maggioranza di essi erano giovani donne italiane o ebree dell’Europa orientale. Poiché la fabbrica occupava gli ultimi tre piani di un palazzo di dieci piani, 62 delle vittime morirono nel tentativo disperato di salvarsi lanciandosi dalle finestre dello stabile non essendoci altra via d’uscita.
I proprietari della fabbrica, Max Blanck e Isaac Harris, che al momento dell’incendio si trovavano al decimo piano e che tenevano chiuse a chiave le operaie per paura che rubassero o facessero troppe pause, si misero in salvo e lasciarono morire le donne. Il processo che seguì li assolse e l’assicurazione pagò loro 445 dollari per ogni operaia morta: il risarcimento alle famiglie fu di 75 dollari.
Migliaia di persone presero parte ai funerali delle operaie.
(fonte Cinecittànews, Wikipedia – Photo Credits | Getty Images)