L’evento di apertura della 66° edizione del Festival di Locarno 2013 è stato Indebito, il film-documentario scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre. Il tema portante di Indebito è la Grecia e la sua profonda crisi economica, sullo sfondo della quale si muovono e si oppongono al potere i rebetes.
Chi sono i rebetes? Sono i cantanti del rebetiko, definibile come il blues ellenico, una musica nata in occasione di un’altra grande crisi del mondo ellenico, la fuga da Smirne, ed è per questo parte integrante dell’identità moderna della Grecia e del popolo ellenico.
I rebetes suonano questa musica di disperazione, da un lato come inno funerario ad una identità popolare scomparsa e, dall’altro, una sorta di spinta al rinnovamento, al ritrovare se stessi e la propria coscienza di uomini e di popolo e ribellarsi alle violenze della storia.
Indebito – Il trailer
Vinicio Capossela e Andrea Segre per la realizzazione di Indebito hanno vagabondato per la Grecia seguendo i passi dei rebetes alla ricerca delle cause di questa crisi greca, che è tanto economica quanto identitaria:
Mi è venuto il desiderio di informarmi un poco più da vicino – Spiega Capossela – ho fatto qualche viaggio con il registratore e il taccuino, il mio ‘tefteri’, il quadernetto sul quale il negoziante di alimentari si segna la spesa dei suoi clienti, i debiti che contano di saldare a fine mese. E su quello ho segnato diversi debiti e crediti che ho personalmente riguardo a questa musica e a questo paese. I debiti sono sempre gli insegnamenti umani, i crediti quello che si cerca di restituire. Per restituire il credito ho cercato, per quello che è nelle mie possibilità, di destare curiosità sull’informazione e di fare conoscere maggiormente questa musica, il rebetiko, dalla parola turca Rebet, ribelle.
Andrea Segre definisce così la crisi greca:
La crisi di oggi prima che economica è identitaria. E’ separazione, disorientamento. Le culture europee sono state svendute all’omologazione del consumo e alla corsa alla ricchezza. Ci hanno fatto credere che la liberazione dalla povertà materiale dovesse coincidere con la fuga da se stessi. Vivere oggi di nuovo la povertà senza se stessi è una vertigine insostenibile.
Da questa determinazione all’esigenza di fare un documentario che da qui partisse per proseguire con un viaggio più intimo, personale. Per Segre Indebito è
Un tempo dedicato ad ascoltare l’assenza di noi stessi. E’ la consapevolezza di vivere in-debito di aria, di senso, di prospettiva. Per farlo abbiamo vagato come flaneur, come viandanti nel luogo simbolo della crisi, la Grecia indebitata: seguendo le parole, i pensieri e la musica dei rebetes, i cantanti del rebetiko, il blues ellenico.