Alberto Sordi e Totò nel mirino della cancel culture

Chi siano stati Alberto Sordi ed Antonio De Curtis in arte Totò, per il cinema italiano, lo sappiamo tutti benissimo e se qualcuno non dovesse saperlo allora non abbiamo parole per esprimere il nostro rammarico. Questi due grandi attori che hanno donato cultura, arte e risate al popolo italiano sono però in “pericolo” a causa di una cancel culture sempre più intollerante verso una comicità che sembra destinata a morire con i suoi interpreti. La genialità di Sordi e Totò per molti è intoccabile, addirittura intramontabile e speriamo che siano questi a prevalere sugli altri, altrimenti ci ritroveremo alla perdita di un patrimonio culturale, cinematografico e televisivo senza eguali.

Per chi non sapesse cosa fosse la cancel culture, si tratta semplicemente di un nome dato a quel movimento di persone che stanno facendo della censura un’arma di distruzione nel panorama culturale. Ha preso di mira qualsiasi aspetto dell’arte: dalla musica alla pittura fino al cinema e la tv. Sempre più “intolleranti” quelli che hanno fatto della tolleranza uno strumento con lama a doppio taglio.

Cosa c’entrano dunque Alberto Sordi e Totò in tutto questo? Beh ovviamente anche loro con alcune battute e maschere create negli anni con i personaggi dei loro film rischiano di subire la giustizia della censura. La causa? Intolleranza e razzismo in battute che sinceramente fino ad oggi e credo fino al per sempre nessuno si sognerebbe mai di considerarle “cattive”.

Eppure per qualcuno Totò e Sordi sarebbero colpevoli di molte mancanze di rispetto a diverse culture straniere od al popolo femminile. Basti pensare al film Tototruffa dove Totò insieme a Nino Taranto si prestano in alcuni sketch sotto osservazione come la “black face” che ha già creato diatribe in passato. Si tratta semplicemente del trucco della maschera nera che Totò ed il suo complice si inventano in uno dei loro sketch, ma a quanto pare questo a qualcuno non va più giù. Totò e le donne con le parole spese in soffitta dal Principe pure sembrano urtare le femministe più infervorate. Malafemmena è un titolo di un suo film che pure urta il popolo femminile. Alberto Sordi rischia la fine di pellicole come Io e Caterina per sessismo perché il protagonista compra un robot dando come motivo “ormai le donne non vogliono pulire più” ma anche le risse per gelosia in Amore mio Aiutami non vanno molto a genio. Cosa ne pensate voi? Davvero meritano una sorte così nefasta questi due GRANDI del cinema italiano?

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