TFF 33: Lo scambio di Salvo Cuccia, le parole del regista

“Lo Scambio” di Salvo Cuccia arriva in concorso al 33° Festival di Torino. Con questo film Cuccia, autore prolifico e versatile, firma il suo primo lungometraggio di finzione. La pellicola è basata su fatti realmente accaduti a metà degli anni ’90.  Alla sceneggiatura ha partecipato Alfonso Sabella.

Queste le parole del regista:

Ho intervistato Alfonso Sabella, magistrato che negli anni ’90 era stato nel pool antimafia di Giancarlo Caselli subito dopo le stragi di Falcone e Borsellino e delle loro scorte.L’ho subito ammirato per il coraggio e la determinazione con cui, giovanissimo condusse indagini molto importanti che produssero gli arresti di alcuni grandi capi di Cosa Nostra. Il soggetto del film è nato in seguito ad alcuni incontri con Alfonso Sabella. In particolare mi appassionò la storia di tre ragazzi uccisi dalla mafia di cui due con assoluta certezza non avevano nulla a che fare con la criminalità. Circondate da un’aura di silenzio e spesso dimenticate, molte vittime erano morte senza avere nessuna responsabilità o coinvolgimento in fatti di mafia. La mia indagine da profano si allargò anche ai carnefici e alle loro vite. Le storie vere contenevano già una drammaturgia e un senso compiuto come storie morali, fatte di cause ed effetti. Ci tenevo  molto a raccontare dei fatti realmente accaduti estrapolandoli dalla cronaca per trasporli in una dimensione di finzione, di puro cinema, di dramma.

Tre dei personaggi principali interpretati da  Filippo Luna, Barbara Tabita e Paolo Briguglia rappresentano il cuore, la mente, la coscienza di ciò che avviene. Nel cast li affiancano Maziar Firouzi, Vincenzo Pirrotta, Tommaso Caporrimo, Antonio Buscemi, con l’amichevole partecipazione di Orio Scaduto.

 

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