Scrittore, regista, attore, sceneggiatore, Giulio Questi è stato tante cose e a coronamento di questa sua lunga e brillante carriera, il Torino Film Festival gli dedicherà un omaggio all’interno della sezione After Hours.
Ricordiamo che dopo una lunga gavetta di giornalista, documentarista e aiuto regista, Questi irrompe sulla scena cinematografica nel 1967, con “Se sei vivo spara”, un western all’italiana destinato a “stracciare le consuetudini” del genere lasciando dietro di sé una vasta schiera di ammiratori, tra cui Joe Dante e Quentin Tarantino.
E proprio oggi, 25 novembre, ci sarà l’omaggio a Questi, che incontrerà il pubblico alle 20.00 al Massimo 2, a cui seguirà la proiezione di “Il Passo” e “La morte ha fatto l’uovo”.
Sul suo film “Il Passo”, Questi ha dichiarato:
Nel film tutto è morbido e molto astratto. Come ad esempio gli atteggiamenti svenevoli della Mayniel, quella testa rovesciata all’indietro… Il taglio surrealista era proprio ciò che cercavo nel racconto (anche la sceneggiatura era mia…) che immaginavo come qualcosa di “rarefatto”, molto calligrafico, molto crudele…
Mentre su “La morte ha fatto l’uovo” ha detto:
La morte ha fatto l’uovo, in verità, ha finito per risultare ancora più equivoco di Se sei vivo spara: perché era un film che poteva essere visto sì come un thriller, ma anche come un’opera sociologica, come un film sulle perversioni sessuali, perciò sull’erotismo, e al tempo stesso come una storia sulla società dei consumi. Infine, e penso sia stata la sua fortuna commerciale, il film è stato registrato come un film erotico – pur non essendolo affatto – e questo ha il suo peso anche nei listini commerciali di dvd.