Terminate le riprese di “MadreTerra”, il nuovo film di Giulio Manfredonia

Dopo il grande successo ottenuto con “Tutto tutto niente niente” e “Qualunquemente”, Giulio Manfredonia ha deciso di abbandonare la commedia per dedicarsi a generi più ‘seri’: nasce così “Madre Terra”, pellicola incentrata sulle vicende di una cooperativa agricola che gestisce i terreni confiscati alla mafia.

Le riprese del film sono iniziate ad agosto e si sono concluse in questi giorni, con una grande festa presso Agricoltura Nuova, agriturismo della periferia romana, alla quale hanno partecipato il regista e tutti i componenti del cast del film: Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Maria Rosaria Russo, Michel Leroy.

 

Portare sullo schermo un personaggio come Cetto La Qualunque è stata una bella sfida per Giulio Manfredonia e per il suo interprete Antonio Albanese. Una sfida che il regista ha brillantemente vinto e che gli ha dato la credibilità e l’autorevolezza per abbandonare la commedia e proporre al pubblico un film ‘impegnato’, che affronta la narrazione con un piglio più serio.

Madre Terra  – La trama

Protagonista di “Madre Terra“, infatti, è Alfio, uomo costretto a vendere il suo terreno al clan mafioso dei Sansone. Per Alfio la possibilità di rimanere a lavorare quella che era la sua terra come salariato. Alfio ha un figlio, Cosimo (Sergio Rubini) al quale insegna che per vivere tranquilli bisogna sempre ubbidire ai Sansone.

Qualcosa inizia a cambiare dopo l’arresto di Nicola, figlio del boss dei Sansone, e la confisca delle terre del clan.

La ‘Terra’ è passata nelle mani dello stato, ma Cosimo continua a coltivarla abusivamente fino a che non sarà reclamata da un gruppo di giovani che vuole farne una cooperativa, scopo per il quale chiedono aiuto ad una associazione esperta sul lavoro delle terre confiscate alle mafie. Qui i ragazzi incontrano Filippo (Stefano Accorsi) che , dopo anni di lotta alla mafia chiuso in ufficio, vuole scendere in campo per dare il suo contributo.

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