La buona notizia è finalmente arrivata. Il governo ha deciso che la produzione cinematografica italiana potrà finanziarsi anche attraverso il tax credit, almeno fino al 2015.
Così, dopo le tante polemiche, la buona novella è arrivata e cineasti, produttori e distributori possono finalmente tirare un respiro di sollievo.
Dopo l’annuncio, da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della prima serie di film che sono stati ritenuti di interesse nazionale e che quindi, come tali, verranno finanziati dal Governo, lo stesso dicastero ha annunciato anche il rinnovo del tax credit, che si traduce in 90 milioni di euro a disposizione del cinema italiano.
Lo ha annunciato il ministro per i Beni Culturali Massimo Bray:
Siamo convinti che nel cinema ci sia una parte importante del patrimonio e della memoria del nostro Paese e per questo abbiamo garantito l’intera cifra per il ‘tax credit’ in modo da stabilizzarlo nei prossimi anni.
Una notizia attesa che arriva giusto in tempo per placare le polemiche che rischiavano di funestare la 70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. La battaglia era stata annunciata da Riccardo Tozzi, presidente dell’Anica, e da Angelo Barbagallo, presidente dei produttori, che, dopo l’ufficializzazione del ripristino del tax credit sono tornati sulle loro posizioni.
Angelo Barbagallo, presidente dei produttori:
Ora si potrà riprendere, a partire da Venezia – commenta Barbagallo – quel percorso di confronto e collaborazione con l’Esecutivo, essenziale per definire una politica cinematografica all’altezza dei tempi e inserita in una visione generale del ruolo della cultura nel Paese.
La soddisfazione degli addetti ai lavori è palpabile e giustificata, quello che resta da vedere è come questi 90 milioni di euro verranno utilizzati, se per il finanziamento di opere di alta qualità che ne hanno realmente bisogno o se finiranno nelle mani dei soliti noti, come spesso si sente dire anche per i film di interesse nazionale.