Stanno per iniziare le riprese di Take Five, il nuovo film di Guido Lombardi. Una sceneggiatura riposta da tempo in un cassetto che ha preso nuovamente vita dopo che il regista, al suo esordio cinematografico con La-Bàs – educazione Criminale, ha raggiunto la popolarità e il riconoscimento ufficiale.
In realtà, come dice anche lo stesso regista, le due sceneggiature, quella di La-Bàs e quella di Take Five, sono rimaste chiuse nello stesso cassetto insieme per un po’ di tempo. Il destino ha voluto che la prima a passare dal formato cartaceo a quello della pellicola fosse La-Bàs.
Per fortuna, si potrebbe dire. Perché Lombardi, documentarista alle prese per la prima volta con il cinema, con la sua opera prima si è fatto riconoscere per quello che è: un regista giovane e di grande talento, dotato di una sensibilità molto particolare e di un ottimo senso della regia.
La – Bàs è stato un grande successo: presentato in anteprima mondiale alla 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Leone del Futuro – Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis. Ed è stato questo premio che ha dato a Lombardi la forza e lo spirito giusto per togliere la polvere dal suo vecchio Take Five, riguardarlo, correggerlo, riscriverlo e modificarlo fino a farlo diventare un nuovo film, pronto per essere girato.
Produttori trovati (gli stessi che hanno prodotto La-Bàs), cast trovato (Gaetano Di Vaio, Peppe Lanzetta, Carmine Paternoister, Salvatore Ruocco, Salvatore Striano), location scelta (Napoli, sopra e sotto il livello stradale): non manca più nulla e le riprese inizieranno il 28 gennaio 2013.
Sei le settimane di lavorazione previste per il nuovo film di Guido Lombardi, che, come anticipa nel titolo, sarà la storia di cinque strani personaggi, che hanno molto poco in comune, ma che si troveranno insieme a condividere un’esperienza al di fuori del comune.
Il regista ha così descritto la sua seconda opera:
è il racconto di cinque solitudini che s’incontrano per un progetto comune, fare soldi. E che raggiungono per un attimo una grande unione, sulla spinta della quale riescono a portare a termine un’impresa clamorosa. Ma la loro non può che essere un’unione fittizia, che dura il tempo di una rapina. Fino a quando un imprevisto fa saltare il loro precario equilibrio. E diventano prepotenti, si dividono in fazioni, si aggrediscono l’un l’altro fino all’inevitabile epilogo: la perdita del denaro per cui hanno lottato e la perdita definitiva della loro innocenza.