A Roma in questi ultimi giorni è stato scompiglio per la presenza di Sharon Stone, accorsa nella capitale per girare alcune scene del prossimo film di Pupi Avati, Un ragazzo d’oro.
Sul set, insieme al regista e alla star, anche Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi.
La capitale è stata un via via di giornalisti, fan e curiosi, ma Sharon Stone non si è mai concessa alla stampa se non poche ore fa, quando ha deciso di rilasciare un intervista, in occasione della conclusione della prima settimana di riprese del film.
Location degna di una diva – Villa Borghese – abito rosa e ballerine animalier, poco trucco e gli immancabili occhiali da sole. Così Sharon Stone si è concessa, sempre sotto l’occhio vigile delle tre guardie del corpo, ai giornalisti per questa prima intervista.
Sono stata molto contenta che i fratelli Avati (Pupi alla regia e Antonio alla produzione, ndr), che ammiro moltissimo, mi abbiano chiamato per girare questo film. Amo la sensibilità di Pupi e il suo modo di dirigere gli attori. Sono molto contenta di essere qui e di aver avuto modo di girare questo film con i fratelli Avati, due autentici artigiani del cinema.
Esordisce così Sharon Stone, dichiarando il suo entusiasmo per questa avventura italiana, continuando poi a mostrare la sua ammirazione per la cinematografia italiana ed europea:
Per noi americani la cinematografia europea ha sempre rappresentato la qualità. In particolare per quelli della mia generazione Fellini e Visconti erano i veri grandi maestri. E questo è uno dei motivi per cui sono piena di entusiasmo e orgoglio per aver avuto modo di girare un film con un regista come Pupi Avati che ha uno sguardo particolare e ricercato quando racconta una storia interessante come questa.
Parole di ammirazione anche per il suo compagno di avventura Riccardo Scamarcio:
Riccardo è davvero un golden boy, è veramente bravo, l’avevo già visto recitare e ne ho avuto la conferma durante le riprese.