Sarà da questa sera nelle sale italiane il film S.B io lo conoscevo bene, ad opera di Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella.
L’argomento di cui si parla è ben noto a tutti. Il protagonista del documentario è Silvio Berlusconi, tanto l’uomo che il personaggio politico, visto nelle sue tante sfaccettature quanti sono i personaggi che sono stati intervistati per la realizzazione di questa pellicola.
La domanda alla quale hanno cercato di dare una risposta i registi di S.B. Io lo conoscevo bene, è molto semplice:
Perché, in un paese libero come l’Italia, un tycoon televisivo è potuto diventare un uomo politico e capo di governo talmente potente da segnare quasi un ventennio della recente storia del nostro paese solo grazie al suo potere mediatico?
Certo, è un argomento di cui si è parlato tanto. Silvio Berlusconi, nella sua lunga carriera che lo ha portato da intrattenitore sulle navi da crociera a presidente del consiglio, ha dato abbondantemente da parlare e da scrivere ai giornalisti di qualsiasi settore (dalla cronaca giudiziaria a quella rosa) ma senza che venissero affrontate delle domande chiave per comprendere realmente le dinamiche di questa particolare occorrenza storica: perché proprio lui? E perché proprio in Italia?
Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella hanno
concepito il film come un ritratto antropologico dell’uomo, nell’intenzione di far emergere gli aspetti di un carattere e di una personalità a suo modo unica. Abbiamo scelto di farlo con uno sguardo freddo, non emotivo, adottando, come idea narrativa, lo strumento dell’intervista e di altre piste linguistiche utili a contestualizzare ed evocare, come il repertorio e l’animazione. Uno sguardo attento alla storicizzazione del personaggio e della sua vicenda (perché Berlusconi è il prodotto di una storia e di un’epoca), più che al giudizio politico-morale (o moralistico).
Le immagini in esclusiva di S.B. Io lo conoscevo bene