Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri non ha gradito Romanzo di una strage e, dato che il film di Marco Tullio Giordana ha usufruito del finanziamento pubblico, ha pensato bene di esternare il proprio dissenso nei confronti della pellicola dedicata ai tragici eventi accaduti a Piazza Fontana a Milano:
Pessimo e perfino recitato male il film Romanzo di una strage. Soldi buttati da parte delle Rai. Meritato il flop di pubblico nelle sale. Patetico il tentativo di avallare la ridicola tesi della doppia bomba in piazza Fontana. Vergognosa la censura della criminale campagna di Lotta Continua e di tutta la sinistra politica ed intellettuale che portò all’omicidio di Calabresi per il quale è stato condannato Sofri. Inquietante il tentativo di attribuire a Calabresi tesi e parole di cui non c’è riscontro, mentre i congiunti hanno criticato alcune palesi omissioni.
La colpa di un simile scempio è da attribuire al regista militante di sinistra e ai capi di Rai Cinema che si sono comportati da protesi del partito sperperando i soldi pubblici per produrre un’opera politica:
Il regista da militante di sinistra ha attuato una operazione politica della quale i capi di Rai cinema dovranno dare qualche spiegazione per come hanno male usato soldi pubblici per una operazione politica, peraltro fallita. E la Rai quando produrrà qualcosa di credibile sugli anni di piombo? O la censura della sinistra, che tanto strepita ma nei fatti detta legge, lo impedirà per sempre? I Romanzi censura hanno fatto il loro tempo. Si racconti la verità e si usino correttamente i soldi dei cittadini. Cosa che Rai cinema non ha fatto, rivelandosi una sub-sezione di partito.
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