Sarà nelle sale da domani 18 aprile il film che segna l’esordio alla regia di Alessandro Gassman. Lui porta un nome importante, con il quale è molto difficile convivere, ma sembra che lui, giunto quasi ai cinquanta, abbia trovato il modo per esprimersi del tutto indipendentemente.
Razzabastarda, è questo il titolo del film con il quale Alessandro Gassman debutta alla regia, già dal titolo annuncia la sua forza e il suo coraggio.
Temi forti e difficili, raccontati senza colori. Gassman ha deciso, infatti, di usare il bianco e nero per la sua prima pellicola, una scelta coraggiosa che, come anche il tema trattato e indipendentemente dal risultato ottenuto, lascerà sicuramente il segno.
Ma era proprio questo che Alessandro Gassman voleva fare fin dall’inizio, come dichiarò quando Razzabastarda fu presentato con grande successo al Festival del Cinema di Roma, dove ricevette anche la menzione speciale della giuria.
Razzabastarda – La trama
Tratto dalla piece teatrale Cuba and his Teddy Bear di Reinaldo Povod, Razzabastarda racconta la storia di Roman e di suo figlio Nicu. Roma, interpretato da Gassman, è un rumeno arrivato in Italia d circa trent’anni ma che non è mai riuscita ad affrancarsi da quel destino purtroppo molto comune a coloro che arrivano nel Bel Paese: una vita fatta di droga, spaccio e crimini più o meno o piccoli.
Che Roman lo abbia fatto per scelta o per necessità poco importa, quello che lui vuole è che suo figlio possa avere un destino e un futuro diversi dal suo. Ma potrà Nicu (Giovanni Anzaldo) aspirare a tanto quando la sua vita, fin dal principio, si è nutrita di questa realtà?