Oggi ripeschiamo un poliziottesco del 1977, il classico Poliziotto sprint con protagonista Maurizio Merli nei panni di un asso del volante della squadra Mobile della polizia di Roma. Il film è diretto da Stelvio Massi, che tornerà successivamente a dirigere Merli anche ne Il commissario di ferro e Un poliziotto scomodo.
Da segnalare l’uso massiccio di rocamboleschi inseguimenti e scene di stunt che hanno fatto di questo film un cult anche tra gli amanti delle automobili d’epoca.
Il film di Massi si ispira alle gesta del maresciallo della polizia Armando Spatafora detto Armandino, agente a cui negli anni ’60 fu affidata per il servizio l’unica Ferrari in dotazione alla polizia di Roma.
Nel corso degli anni ’60 Roma è infestata da una criminalità sempre più diffusa e agguerrita e quel che è peggio, munita di mezzi molto più veloci e scattanti rispetto a quelli in dotazione alla Polizia…si decise così di adottare una vettura rapida e sicura…ai piloti della Polizia occorreva un “purosangue” delle automobili. “Siena-Monza 44″ è il risultato di questa decisione: una Ferrari 250 GT 2+2, consegnata alla Squadra Mobile di Roma che però solo il poliziotto Armando Spatafora poteva guidare. (dal sito della Polizia di Stato)