L’Italia e più precisamente Roma, è stato il set del film che il regista Abel Ferrara, ha appena terminato di girare, sulla vita di Pier Paolo Pasolini, in modo particolare sugli ultimi momenti di vita dell’intellettuale e cineasta italiano.
Era il 2 novembre del 1975 e una donna trova un corpo martoriato lungo il litorale di Ostia. Quell’uomo è Pier Paolo Pasolini, figura di spicco della cultura italiana, regista, drammaturgo, scrittore, giornalista e cineasta, fu il suo amico e attore Ninetto Davoli a riconoscerlo e a confermarne l’identità.
Molti pensarono al complotto, Pasolini era un personaggio scomodo, sempre critico nei confronti della società borghese, della Chiesa e della politica, preso di mira da gran parte dell’opinione pubblica per la sua omosessualità.
“Mamma Roma”, “La Rabbia”, “Teorema”, “Il Decameron”,“I Racconti di Canterbuty” e “Il Fiore delle Mille e una Notte” sono solo alcuni dei lungometraggi attraverso i quali Pasolini portò sul grande schermo l’ipocrisia e il dramma dell’esistenza.
Nel cast, nel ruolo di Pasolini, ci sarà Willem Dafoe, e ancora Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Maria De Medeiros, Giada Colagrande.
Proponiamo qui una video-intervista in cui il regista Abel Ferrara parla naturalmente del personaggio di Pasolini, ma allo stesso tempo si confessa, raccontando della sua dipendenza dalla droga e del suo percorso di disintossicazione fatto in Italia, nella Comunità Leo a Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta.
Ecco la video intervista ad Abel Ferrara