In queste giornate molto complicate, in cui chiaramente tutti stanno attendendo di poter quantomeno riavvicinarsi ad uno scorcio di normalità, la quarantena si può affrontare in diversi modi. Il tanto tempo che c’è a disposizione si può sfruttare, ad esempio, per la visione di film e serie tv.
E ci sono alcuni film che, probabilmente, più di tanti altri in questo periodo possono permetterci di riavere una visione critica e più riflessiva delle cose che succedono intorno a noi.
Il figlio Marco ripercorre la genesi del film, nato dopo la lettura di Se questo è un uomo di Primo Levi, con la sceneggiatura scritta assieme a Franco Solinas, non senza difficoltà e divergenze.
Un attore che non venne premiato quanto avrebbe meritato, come lamentava due anni fa, in occasione della consegna delle chiavi della città.
Ambra Angiolini, Serena Rossi, Ilenia Pastorelli e Silvia D’Amico si travestono da uomo e cercano l’indipendenza economica attraverso il crimine.
Una storia vera che corre per venti anni, durante tutto il periodo fascista, da quando vennero abolite le associazioni, fino alla fine della guerra.
Il film deriva dall’esperienza di vita del regista, che ha dovuto fare il cameriere e altri lavoretti, per realizzare il suo sogno.
Uno dei maggiori quotidiani britannici, il The Guardian, ha stilato la sua classifica dei 100 film del secolo, e La Grande Bellezza si è classificato 17simo.
Un caratterista unico, con il suo aspetto mingherlino, quasi insignificante, così come la sua voce, che in realtà nascondevano un grande attore.
Il cinema italiano ha dato molto alla settima arte, studiato e amato in tutto il mondo con una serie di grandissime innovazioni, che oggi purtroppo si sono fermate.
Non era un attore, non era un regista, ma Piero Tosi ha lavorato con i migliori, rendendo il cinema migliore. Forse molti film non sarebbero …