A giorni si concluderà la mostra Purché se ne parli dedicata a Enrico Lucherini, il press agent per antonomasia, colui che ha inventato il mestiere del PR. Un genio della promozione che, arrivato alla veneranda età di 80 anni, ha deciso di abbandonare il cinema per darsi alla promozione delle fiction.
Ma chi è Enrico Lucherini? Perché il suo nome è così famoso nel jet set italiano (e non solo)?
Lucherini è conosciuto per essere stato colui che ha dato un nuovo volto al cinema italiano, colui che ha fatto della bugia – per essere più diplomatici si potrebbe dire della realtà costruita ad hoc – il suo pane quotidiano. Nel vero senso della parola.
La lucherinata è una parola che è entrata di diritto in tutti i dizionari del cinema. La lucherinata, il colpo dio teatro che permetteva a lui e ai suoi attori di stare per giorni e giorni sulle pagine dei giornali, guadagnando non poco in termini di visibilità, sono ancora oggi uno degli strumenti più utilizzati nel mondo della comunicazione cinematografica ma, per prima cosa, non riescono ad essere tanto spettacolari e tanto coinvolgenti quanto quelle originali e, inoltre, manca la materia prima per poter continuare a lavorare secondo i suoi canoni.
E’ lui stesso a dirlo a Repubblica: fu Sophia Loren a indicargli la via del divismo e tutte le attrici che sono passate per le sue mani lo sono diventate. Il problema dei nostri giorni è trovare delle attrici o aspiranti tali che abbiano il talento e la forza per diventare delle star.
L’idea di questo mestiere mi venne dalla foto di “Gilda” sul bombardiere a Hiroshima: la potenza dell’immagine è tutto. Basta pensare a Silvana Mangano in “Riso amaro”, con gli shorts e le calze rotte: quella foto era il simbolo dell’Italia del dopoguerra, oggi che ci vuoi mettere? La foto di Belen?
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