Oggi per lo spazio cortometraggi vi proponiamo Non nel mio giardino scritto e diretto dal regista bresciano Andrea Corsini, opera che per la sua originalità e costruzione narrativa risulta difficilmente ascrivibile in un genere preciso, anche se attraverso diverse reminiscenze filmiche ci riporta in territori immaginifici ben definiti, anche se solo suggeriti.
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Il cortometraggio di Corsini, basato su un racconto di Stefano Tevini e prodotto da Mt Frame, ha ricevuto il premio della critica all’ultima edizione del Filmfestival del Garda.
La recensione:
Non nel mio giardino si distingue da subito per un look molto cinematografico, supportato dalla suggestiva fotografia di Giacomo Rebuzzi e da Corsini che sa esattamente come utilizzare al meglio la macchina da presa con movimenti eleganti e sintonici, che rendono il ritmo piuttosto blando del racconto oltremodo godibile, grazie anche alle efficaci interpretazioni dei due credibilissimi protagonisti (Paolo Briguglia e Giorgio Carminati). Chi conosce Romero e il suo mortifero immaginifico post-apocalittico, ritroverà nel film di Corsini diversi richiami a quel filone, anche se l’elemento orrorifico in questo caso non viene mai palesato e la singolare battuta di caccia a cui assistiamo, sfida in qualche modo l’immaginazione dello spettatore a colmare le lacune, tutte rigorosamente intenzionali, che lo script mette in scena.
La sinossi:
Un giovane e un vecchio, probabilmente padre e figlio, trascorrono una mattinata di caccia insieme. Ma dietro la normalità dei gesti e l’ordinarietà dei silenzi sembra nascondersi qualcosa di anomalo, e un tragico evento riporterà a galla il loro consumato rancore e la vera natura delle loro azioni.
