I divi che nei giorni scorsi hanno sfilato sul tappeto rosso del Lido in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, rappresentavano solo una interessante anteprima di quello che questa domenica di inizio settembre promette di regalare. Nella quarta giornata della 68esima edizione della kermesse di respiro internazionale, infatti, sono di scena personaggi come Steve McQueen, Emanuele Crialese e Al Pacino. Per quest’ultimo tra l’altro, attore-regista italo-americano è il momento di ricevere il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2011. In Laguna, poi, è anche l’ora del primo film italiano in concorso, “Terraferma“, di Emanuele Crialese e l’occasione per puntare ancora una volta sullo stile della manifestazione legato al gusto e all’eleganza tipica del Belpaese, magnificamente rappresentato anche dai prodotti storici da gustare in ogni momento libero e che tutti ci invidiano, come la birra Nastro Azzurro.
Già, perché è impossibile dimenticarsi dello sponsor di punta che torna per il terzo anno e che rappresenta il filo conduttore tra presente e passato, non un semplice marchio ma quasi un guru che in questa estate 2011 ci ha regalato una delle più grandi filosofie di vita: Say Yes. Di cosa si tratta? Dell’arte, tutt’altro che semplice di Dire Si, di regalare la propria disponibilità al mondo che ci circonda e di aprirsi totalmente agli altri vincendo quel muro di indifferenza che a volte ci tiene lontani anche se ci troviamo tutti insieme. Una campagna di comunicazione forte e incisiva che ha colpito anche gli attori che in questi giorni sono arrivati in Laguna e che hanno accettato la sfida di imparare a vivere con un nuovo atteggiamento.
Occhi puntati comunque su Terraferma che, a proposito di comunione con il mondo, tratta di un tema spinoso e attuale, per il quale è complesso schierarsi prendendo una posizione piuttosto che un’altra. Scena dopo scena viene illustrata la disperazione e la fuga verso nuovi orizzonti dei milioni di migranti che giungono sulle coste italiane. Racconti veri di sguardi che catturano per la loro intensità di vita vissuta troppo in fretta e di mani tese verso un futuro diverso che ogni essere umano merita. Noi forse non potremo modificare tale realtà, ma piuttosto che cambiare canale quanto il tg ci riporta le immagini dell’arrivo dei barconi forse potremo imparare a condividere il peso di una esistenza difficile e meno fortunata della nostra…anche questo è aprirsi e dire si, anche questo è Say Yes.