E’ morto a Malindi Luciano Martino, uno dei più grandi produttori del cinema italiano. Luciano Martino al suo attivo ha qualche centinaio di film, nei quali ha lavorato come attore, regista, produttore e sceneggiatore.
Una figura a tutto tondo quella di Luciano Martino, spesso ricordata solo per aver dato vita al fenomeno Edwige Fenech, con la quale ha avuto anche una lunga relazione, dimenticando così il grande contributo che Martino ha dato a tutto il cinema italiano, da quello scollacciato del suo debutto, a quello di qualità degli ultimi anni.
Luciano Martino è nato a Roma il 22 dicembre 1933 e si è spento a Malindi il 14 agosto, anche se la notizia è stata ufficialmente confermata solo poche ore fa. La sua è stata una vita dedicata al cinema, che ha iniziato a conoscere fin da giovanissimo: la sua prima sceneggiatura è del 1955, per La donna più bella del mondo diretto da Robert Z. Leonard, che vede una giovane Gina Lollobrigida nei panni della cantante Lina Cavalieri.
La carriera di Luciano Martino nel mondo del cinema italiano iniziò così. Nella sua vita Martino ha dato vita a decine e decine di film di genere, poliziotteschi, avventurosi, spionistici, cannibal, spaghetti western ma il suo apporto alla cinematografia nostrana viene ricordato sopratutto per essere stato uno degli artefici della commedia sexy all’italiana, quel genere che tenne banco tra gli anni ’70 e ’80 in Italia portando sui grandi schermi bellissime donne, spesso ben poco vestite. Tra loro Nadia Cassini, Barbara Bouchet, Gloria Guida ma, soprattutto, Edwige Fenech, l’icona della commedia sexy.
Luciano Martino come produttore aveva creato la sua squadra vincente, dividendo diligentemente i compiti: regie a Nando Cicero, a Mariano Laurenti, a Michele Massimo Tarantini e a Sergio Martino, suo fratello, e le sceneggiature a Francesco Milizia.
Tra le pellicole più famose prodotte da Luciano Martino non si possono dimenticare Giovannona Coscialunga, Quel gran pezzo dell’Ubalda, La signora gioca bene a scopa, L’insegnante, Cornetti alla crema e tutti i film che vedono protagonista il personaggio Pierino, magistralmente interpretato da Alvaro Vitali.
Ma il contributo di Luciano Martino al cinema non fu solo in questo genere. Sua è la produzione di molti thriller all’italiana, ancora apprezzati a livello internazionale, come Torso, La strano vizio della signora Ward, dei cosiddetti cannibal (Cannibal ferox, Mangiati vivi e La montagna del dio cannibale), e anche una lunga serie di polizieschi, tra i quali Roma a mano armata, Milano trema, la polizia vuole giustizia, Il cinico l’infame il violento, La banda del gobbo.
Ricordando il grande contributo di Luciano Martino al cinema italiano non si può certo tralasciare, poi, anche la serie di film calcistici: L’allenatore nel pallone con Lino Banfi, Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento con Alvaro Vitali e Carmen Russo, Mezzo destro mezzo sinistro con Gigi e Andrea.
Quello di Luciano Martino era un talento innato per il cinema, del quale è riuscito ad esplorare tutti gli angoli, anche quelli più remoti. Ha lavorato come produttore fino a pochi anni fa, fino a che la malattia gli ha permesso di dedicarsi alla produzione, collaborando alla realizzazione di film horror con i fratelli Manetti, film d’autore come I cammelli di Giuseppe Bertolucci o L’abbuffata di Mimmo Calopresti.