Dopo le entusiastiche reazioni riservata a Salvo, presentato ieri a La Semain de la Critique, oggi il testimone tricolore passa nella mani di Valeria Golino: Miele sarà oggi il protagonista, infatti, della sezione Un Certain Regard della 66° edizione del Festival di Cannes.
Tra le poche registe presenti a questo Festival, Valeria Golino porta con sé anche un’altra donna, grande promessa del cinema italiano. E’ Jasmine Trinca che, reduce dal successo ottenuto con Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, adesso arriva sul red carper di Cannes con il suo personaggio: Irene/Miele, protagonista della pellicola che vede la Golino per la prima volta in veste di regista.
Il film, già in programmazione nelle sale italiane, racconta una storia difficile e controversa. Irene è una giovane donna che ha abbandonato gli studi di medicina per dedicarsi ad una professione molto particolare: lei è un angelo della morte, colei che aiuta gli altri a morire in modo dignitoso.
Lo fa per lavoro, ma anche per pietà. Tutto sembra scorrere senza problemi, quando la morte diviene un fatto quotidiano non fa più troppo scalpore, ma Irene non ha messo in conto che a lei potrebbero rivolgersi anche persone che vogliono morire non per porre fine alla sofferenze derivate da una malattia, ma a quelle dell’anima.
E, quando a rivolgersi a lei è un signore colto e distinto che vuole smettere di vivere perché ha perso la volontà e il desiderio di stare in un mondo nel quale non si riconosce, le sue certezze, e tutta la sua vita, verranno messe in discussione.
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