Marco Risi nella sua lunga carriera di regista ha affrontato molti generi cinematografici. Ha realizzato commedie, documentari, film di denuncia e molto altro, ottenendo sempre un certo consenso per le sue opere.
Il regista figlio del celebre Dino era in silenzio da un po’, da quando, nel 2009, portò sullo schermo Fortapàsc. Dopo quattro anni torna con un nuovo film che lui stesso definisce di genere.
Si parla spesso di film di genere e di quanto bisognerebbe tornare a farne. Ecco, questo è un film di genere. Un thriller dalle atmosfere noir. Con l’eroe, la bionda e i cattivi. Avevo voglia di un film così, penso che sia il modo migliore per raccontare una fetta di questo paese. Senza tanti moralismi.
L’atmosfera è quella dei gialli anni ’40. Corso è un investigatore, un tipo solitario, attento ai particolari in maniera maniacale. Lo si potrebbe definire un “romantico”. Convinto che le cose dovrebbero andare in un certo modo, ma consapevole che quasi sempre vanno nel modo opposto: quello che conviene.
Questa è la sua dichiarazione all’annuncio, poche ore fa, che Cha Cha Cha – Cronaca di un delitto sarà nelle sale italiane a partire dal 20 giugno, grazie alla 01 Distribution.
L’opera di Marco Risi Cha Cha Cha – Cronaca di un delitto è ambientata a Roma. Ma non la Roma bella, quella che è vanto per l’Italia tutta, ma la Roma nascosta, quella parte della città dove si fanno intrighi e affari loschi.
Cha Cha Cha – Cronaca di un delitto è la storia di un’indagine che ha da un incidente stradale che coinvolge un ragazzo di sedici anni. Corso (Luca Argentero) non è convinto che sia un incidente. A suffragio della sua teoria un altro cadavere: quello di un ingegnere che avrebbe dovuto dare il via all’appalto per un mega centro commerciale nei pressi dell’aeroporto.
I due eventi non sono così slegati come sembrano: Michelle (Eva Herzigova), la madre del ragazzino, è una bella donna che vive in Italia da diciotto anni e ha avuto una relazione con Corso quindici anni prima. Adesso sta con l’avvocato Argento (Pippo Delbono). Attorno a questi personaggi ne ruotano altri: l’intercettatore, che sa tutto di tutti, il fotografo degli scandali e soprattutto l’ispettore di Polizia Torre (Claudio Amendola), ex collega e amico di Corso che indaga anche lui sugli stessi casi.