“Maldamore” dal 13 marzo al cinema

“Maldamore” è una commedia divertente dove appunto si ride ma si riflette, tanto. Lo scopo del film è quello di indagare le sfumature dell’amore, un amore che non è quello fresco e passionale dei primi tempi o della gioventù, ma è quello comprensivo e lucido della maturità.

Il film in uscita il 13 marzo è una storia di imprevisti, tradimenti, riconciliazioni, incontri vecchi e nuovi, ipocrisie e perdoni nella quale tutti possono identificarsi. Il racconto prende le mosse da un banale incidente legato ad un interfono lasciato acceso. Da questo momento in poi tutti i protagonisti sono costretti a fare un percorso di crescita anche dei loro sentimenti che diventeranno più reali e solidi.

Nel cast Luisa Ranieri, Ambra Angiolini, Luca Zingaretti, Alessio Boni, Claudia Gerini, Eleonora Ivone, Miriam Dalmazio, Eugenio Franceschini, Ettore Bassi, Adolfo Margiotta.

Il regista Angelo Longoni a proposito del suo film:

Gelosia e tradimento, matrimonio e libertà, famiglia e sesso, amore e passione, sincerità e sotterfugio… come si possono contenere all’interno dell’animo di una sola persona tutte queste contraddittorie realtà pulsionali senza che questo povero individuo non perda il senno e riesca a mantenere una parvenza di equilibrio psichico? In noi agiscono le forze della natura che ci spingono a desiderare e a volere sesso e amore in tutte le forme esperienziali possibili ma agiscono anche le forze della cultura che permea la società e che ci spingono a perseverare in una condotta morale condivisa. Contraddizioni continue e dolorose.

Insomma una commedia sull’amore inafferrabile, ingovernabile, che nel tempo muta e ci fa mutare:

“…soltanto l’amante può giurare e avere il perdono dagli dei, se trasgredisce un giuramento: dicono infatti che un giuramento d’amore non ha valore. ” La famosa frase del Simposio platoniano sta a indicare che le promesse fatte all’inizio di una storia non hanno più valore dopo che il tempo è trascorso contribuendo a rendere meno forti passione, attrazione e lealtà.Le persone che esprimono un giuramento oggi, in fondo, sono solo lontani parenti di quelle che si troveranno costrette a rispettarlo dopo anni, stritolate nella morsa delle mura domestiche e della quotidianità.

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