Quest’anno, per il consueto appuntamento con il Los Angeles, Italia Festival (dal 21 febbraio al 1 marzo) Hollywood renderà omaggio ad una delle personalità italiane più note del secolo scorso, Eduardo De Filippo.
Al Chinese Theatre, in onore del trentennale dalla morte dell’artista napoletano verranno presentati alcuni film tratti dalle sue opere più famose ed anche contributi inediti.
Marina Cicogna, co-presidente della rassegna, ha affermato:
Il nostro scopo è di rendere sempre più popolare in America l’opera di questo immenso autore italiano, rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo come un classico. Nella diffusione dei suoi testi oltreoceano è stato fondamentale l’impegno di artisti come John Turturro ma non solo: proprio nei giorni del nostro evento, in un’altra città della California, San Francisco, debutterà una nuova edizione di Napoli milionaria, mentre New York aspetta Eduardo al Kursaal, voluto da Luca de Filippo per il trentennale. In campo cinematografico è importante ricordare, tra l’altro, che Eduardo è stato l’autore di Adelina, primo episodio di Ieri, oggi e domani, con Sophia Loren, il film di Vittorio De Sica vincitore dell’Oscar nel 1965, un successo clamoroso anche negli Usa.
Tra i film in cartellone ci sarà “Sabato, domenica e lunedì” per la regia di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, oltre che la versione più conosciuta di Lina Wertmüller del 1990 con Sophia Loren, Luca De Filippo, Luciano De Crescenzo e Pupella Maggio. Naturalmente i film sono la trasposizione cinematografica dell’omonima commedia di De Filippo, interpretata da lui stesso nel ’59.
Sarà proposto anche “Matrimonio all’italiana”, capolavoro di De Sica, sempre con la Loren e Marcello Mastroianni, liberamente ispirato a “Filumena Marturano” e “Il Sindaco” con Anthony Quinn, tratto da “Il Sindaco del Rione Sanità”. Ci sarà inoltre un inedito filmato di uno spot con De Filippo sul Piano Marshall, restaurato dalla Cineteca Nazionale.
ller Naturalmente il film è tratto dall’omonima commedia di De Filippo interpretata da lui stesso nel ’59.