Ed è così che Giuseppe Tornatore diviene il Dottor Giuseppe Tornatore. Il riconoscimento alla sua carriera e alla sua influenza nel cinema italiano è stato voluto dall’Università di Palermo, dove Tornatore è stato proclamato Dottore in Filosofia dal rettore Roberto Lagalla.
Un riconoscimento che non vuole essere solo simbolico, ma che va a suggellare una stagione particolarmente proficua per il regista di Bagheria che, dopo aver fatto man bassa della maggior parte dei premi cinematografici di quest’anno con la sua ultima fatica La migliore offerta, riceve anche questo importante riconoscimento che sancisce il ruolo e l’influenza del regista nel linguaggio e nelle tematiche del cinema tricolore.
Prima della consegna della laurea, Giuseppe Tornatore ha tenuto una lectio magistralis durante la quale ha indagato sullo stretto rapporto che lega il cinema e la filosofia, soprattutto in relazione al concetto del tempo nel cinema:
Il cinema che trasforma il tempo reale in tempo altro, costringe l’osservatore a concentrarsi attraverso molte dinamiche, come ad esempio la ripetizione dell’inquadratura che modifica il senso del tempo, come in Arancia Meccanica di Kubrick.
spiega il regista Premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso.
Ne Il camorrista, il mio primo film – continua Tornatore- c’è già un’indagine sul tempo, in Nuovo cinema Paradiso il protagonista rivive la sua infanzia nell’arco di una notte, in Stanno tutti bene c’è il montaggio che affianca differenti età, e lo stesso uomo è bambino e adulto. In Una pura formalità c’ è la manipolazione del tempo.