La vera storia dietro il film Sole Cuore Amore

Sole Cuore Amore di Daniele Vicari è un film del 2016. Tecnicamente un lungometraggio, moralmente un grido straziante. Se con Gli Equilibristi di Ivano Di Matteo siamo entrati nella spirale di dolore di un padre risucchiato nel vortice della solitudine, Sole Cuore Amore fa altrettanto con una storia vera, seppur non citata nei titoli di apertura né in quelli di coda.

Eli si alza tutte le mattine alle 4:30 e impiega 2 ore per andare al lavoro. Abita a Torvaianica e per raggiungere Lucio Sestio, a Roma, deve prendere tutte le coincidenze per arrivare puntuale in quel bar che la riempie di gioia e di fatica. Rientra a casa tutte le sere alle 22, sempre 2 ore dopo un lungo viaggio. Fa in tempo a dare qualche carezza ai figli, fare due chiacchiere col marito per poi addormentarsi fino al suon della sveglia.

Il suo corpo è sempre più consumato. Il cardiologo le consiglia il riposo, ma Eli deve lavorare se vuole tenere in piedi la sua famiglia. Il marito lavora saltuariamente e questo è spesso motivo di tensioni. Nell’universo di Eli c’è Vale, ballerina anch’essa dalla vita complicata: Vale aiuta Eli come babysitter, la soccorre quando è in difficoltà e raccoglie le sue lacrime quando le forze cedono.

Era il novembre 2012 quando tutti leggemmo la storia di Isabella Viola, accasciatasi sulla banchina della Stazione Termini dopo essere scesa dalla metro B. Stava andando al lavoro, Isabella, quel lavoro che le impediva di vedere il mare da casa sua, di riposare ma mai di sorridere. Lavorava in nero, Isabella, e qualsiasi giorno di riposo anche solo per un controllo non veniva coperto dallo stipendio. Suo marito, Alessandro, la ricorda come una regina e seppur siano passati 8 anni la voce e il coraggio di quella donna echeggiano ancora in tutta Italia come un monito, un inno di battaglia.

“Morta di fatica”, scrissero i quotidiani, e con ragione. Sole Cuore Amore, citazione che dà il titolo al film, sono le tre parole che commuovono Eli quando le sente cantate da una bambina dentro il bar. Un momento di frivolezza che le fa capire quanto le manchi la vita di tutti i giorni. Guardare Sole Cuore Amore è d’obbligo, ricordare Isabella Viola è un dovere, specie per certi esercenti.

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