Per chi volesse approfondire, dopo la vittoria agli Oscar, il film di Paolo Sorrentino “La grande bellezza”, SKIRA la scorsa primavera ha pubblicato la sceneggiatura del film a firma di Sorrentino e Umberto Contarello.
“La grande bellezza” è una sceneggiatura scritta con la stessa verve e fantasia che Sorrentino aveva dimostrato nel suo primo romanzo, “Hanno tutti ragione”, rivelazione del 2010, e nella sceneggiatura di “This Must Be the Place”, scritta a quattro mani con Umberto Contarello, David di Donatello per la migliore sceneggiatura nel 2012.
Umberto Contarello, classe 1958, padovano, fa parte del gruppo di professionisti che dalla città del Santo provarono l’avventura del cinema nella Capitale: Carlo Mazzacurati, scomparso da poco, Enzo Monteleone, Roberto Citran.
Con il gruppo dei padovani, Monteleone e Mazzacurati, scrive per Gabriele Salvatores “Marrakech Express” nell”89, mentre per Mazzacurati scrive “Il Toro” (’94), con Abatantuono e Citran, “Vesna va veloce” (’96), e “La lingua del Santo”, che racconta l’epopea di Antonio Albanese e Fabrizio Bentivoglio che rubano la reliquia di Sant’Antonio.
Nella sua carriera c’è tanta televisione, la “Piovra”, “L’ispettore Coliandro”, “Rino Gaetano” e qualche caduta, come il film “Ovunque sei” di Michele Placido, che al festival di Venezia del 2004 venne sommerso dalle critiche.
Proprio l’incontro con Paolo Sorrentino segna una svolta nella sua carriera.