Anita Caprioli, intervistata da La Repubblica, cerca di spiegare il successo di Immaturi – Il viaggio:
Mi piace pensare che sia perché è il frutto del lavoro, autentico, di tanti. Una storia corale, il racconto di un gruppo e di singoli che hanno bisogno di questo gruppo. Il cinema ha il potere di risvegliare energie e pensieri anche assopiti. Rispetto a un passato recente sbilanciato verso l’individualità, credo che oggi senti invece il bisogno di un noi.
Nel film l’attrice interpreta il ruolo di una donna che ha il cancro al seno:
Con il regista Paolo Genovese siamo partiti dall’idea che anche in una commedia per il grande pubblico si potesse raccontare la malattia, anche se in modo più evocativo che approfondito. E mi piace l’idea che al mio personaggio sia regalata una speranza e la forza di superare la fatica della malattia, combattere la sofferenza.
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