Giuseppe Tornatore dall’altra parte della barricata. Dopo i tanti successi che è riuscito a produrre stando dietro alla macchina da presa il grande regista siciliano si è messo davanti all’obiettivo, guidato alla scoperta della sua esperienza professionale e umana Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi.
Il documentario Giuseppe Tornatore: ogni film un’opera prima sarà nelle sale del circuito The Space -circa 60 sale in tutta Italia- per due giorni, dal 18 al 20 marzo. Il documentario passa in rassegna tutta la vita del regista premio Oscar e, oltre alla presenza diretta del protagonista, ci regala tantissimo materiale come filmati di repertorio e testimonianze di chi ha lavorato con lui: Ennio Morricone, Tonino Guerra, i produttori Massimo Cristaldi e Giampaolo Letta, sceneggiatori, montatori, i direttori di produzione dei suoi film e alcuni degli interpreti più memorabili delle sue pellicole come Ben Gazzara, Tim Roth, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Monica Bellucci e Geoffrey Rush.
Giuseppe Tornatore: ogni film un’opera prima è un ritratto intimo e al tempo stesso aperto sul mondo del regista. Un autore che non ha mai avuto paura di mettere in gioco se stesso, la sua arte e l’idea stessa della sua arte, affrontando ogni film come se fosse la sua prima volta.
E’ lui stesso a raccontarsi, come uomo e come artista:
I registi mi hanno seguito a distanza, e mi chiedevano poche cose per volta: il risultato è stato che alla fine mi hanno fatto dire tutto di me, e mi hanno anche aiutato a capire qualcosa in più.
Il mio mestiere è cercare storie, svilupparle e lasciarle nel cassetto, poi ogni tanto succede che quell’idea diventi un film. Credo che la vita di un regista sia fatta sia dei film fatti che di quelli non fatti, e i secondi di solito sono molti di più.
Giuseppe Tornatore: ogni film un’opera prima – Le immagini del documentario