Gianfranco Rosi e il suo documentario sul Grande Raccordo Anulare di Roma sono stati la rivelazione della 70° edizione della Mostra del Cinema di Venezia: contro ogni pronostico, il “Sacro GRA” si è aggiudicato il Leone d’Oro per il miglior film, risultando il preferito della giuria presieduta dal Maestro Bernardo Bertolucci.
Ora, a distanza di pochi mesi da quella inaspettata vittoria, Gianfranco Rosi si è detto pronto a iniziare una nuova sfida: si tratta di un nuovo documentario, per girare il quale il regista abbandonerà nuovamente l’Italia.
Per Gianfranco Rosi, che ha nazionalità italo-americana, la vera novità infatti è stata girare un film in Italia, dato che le sue precedenti produzioni – grazie alle quali è riuscito ad approdare ben quattro volte alla Mostra di Venezia ottenendo sempre ottimi riscontri – sono state tutte girate all’estero.
E anche la sua prossima produzione sarà fuori dai confini nazionali. Gianfranco Rosi ha dichiarato che già ad aprile si rimetterà a lavoro su un nuovo film, che sarà ancora un documentario per raccontare un luogo lontano dall’Italia – lontano “soprattutto culturalmente”, e parlare di emarginati “al contrario”, forse i più ricchi.
Anche se lo stesso regista ha affermato:
Una bella idea sarebbe piazzare una telecamera davanti al Parlamento, in Italia succedono tante cose di questi tempi, non si dovrebbe fare altro…”.
Foto | GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images