Forse il cinema non tornerà più quello di una volta, ma il ritorno al cinema dipende più da noi che dallo streaming

Il cambiamento era in atto già da tempo, ma il lungo stop al quale sono state obbligate le sale cinematografiche e le conseguenti misure stringenti al momento della riapertura lasciano pensare che la distribuzione cinematografica non sarà più la stessa.

Gli utenti sono ormai abituati ad avere sul proprio televisore continue nuove uscite. Le piattaforme delle quali in moltissimi, a oggi, fruiscono hanno il potere di creare e proporre contenuti originali – e questo porta alla progressiva diminuzione della presenza delle sale.

Ma quali sono le prospettive? Si potranno salvare le sale di cinema? I SAY ha realizzato un report con tutti gli approfondimenti, che analizza i trend e spiega come si potrebbe fare per rispondere di “sì” a questa domanda.

Perché si preferisce lo streaming

I consumatori hanno fretta: questo il principale motivo. Si tratta di una modalità di fruizione veloce, che permette di godere di nuovi contenuti in maniera continua e abbondante. Perché accontentarsi delle poche uscite al cinema? Insomma, le persone non hanno tempo da perdere e non ne hanno nemmeno l’intenzione.

Per tutto il tempo della pandemia, le piattaforme hanno potuto avere il loro successo. Prendiamo per esempio la Disney, con il suo Disney+, che ha programmato un calendario fitto di uscite: il mondo dello streaming è stato di grande aiuto.

Ma la Disney+ è solo la punta di un iceberg che vede mettere a disposizione dei spettatori una serie di piattaforme di tutti i generi. Questo non vuole assolutamente dire che i distributori snobbino le uscite in sala, ma solo che vi è stata l’esigenza di cambiare, come succede in tutte le tipologie di mercato.

Il cinema è destinato a non farcela?

Il pubblico è ormai abituato ad avere tra le mani, in maniera quasi istantanea, anche i prodotti di prima uscita. Ovvio che si tratta di un cambiamento al quale anche le piattaforme hanno dovuto abituarsi e, tra loro, proprio Disney sembra aver fatto il lavoro migliore, togliendo al cinema buona parte delle sue nuove uscite e che da sempre sono state record di incassi.

Il futuro del cinema dipenderà dai tempi che ci vorranno per tornare nuovamente alla normalità, ma occorrerà capire anche quanto il pubblico sarà disposto a tornare in sala. Non sarà semplice, considerando anche il notevole risparmio che una famiglia media di 3-4 persone ha senza acquistare i biglietti per il cinema. Ma potrebbe succedere proprio per questa ragione, laddove i servizi delle piattaforme non vanno allo stesso ritmo delle possibilità economiche degli utenti, che rimangono limitate.

Quello che può davvero salvare il cinema è il suo essere un’esperienza collettiva, immersiva e coinvolgente, che suscita sensazioni completamente differenti dal guardare un film dal proprio divano, anche se in condivisione via web. Quando tale sensazione avrà abbandonato definitivamente gli spettatori, allora – forse – la supremazia del cinema sarà terminata realmente. Dopo 127 anni di regali insostituibili, che hanno raccontato, emozionato, insegnato e persino mobilitato. Come suggerisce il report I SAY, vogliamo sperare che i cuori siano più forti – delle comodità e delle difficoltà. E che le nuove generazioni, proprio come i supereroi dello S.H.I.E.L.D., vogliano salvare qualcosa di più magico di quanto immaginano.

Leggi ora il report sul portale I SAY

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