Film italiani in concorso al Festival di Roma 2013, “I corpi estranei” di Mirko Locatelli

Si avvicina a grandi passi l’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Il programma completo della rassegna è stato presentato ieri dal direttore Marco Muller che si è detto molto soddisfatto del lavoro fatto nell’organizzazione di questa edizione 2013 del Festival di Roma, una rassegna ancora giovane dalle grandi aspirazioni.

Tra i film annunciati in Concorso al Festival del Cinema di Roma 2013 ce ne sono tre italiani, tra cui “I corpi estranei” di Mirko Locatelli.

 

Classe 1974, Mirko Locatelli è arrivato al suo secondo lungometraggio con “I corpi estranei”, pellicola che idealmente segue “Il primo giorno d’inverno”, il suo primo lungometraggio che ha partecipato in concorso alla 65° edizione della Mostra del Cinema di Venezia e a molte altre rassegne ottenendo consensi e riconoscimenti sia da parte del pubblico che della critica.

Come nel suo primo lungometraggio, anche ne “I corpi estranei” Mirko Locatelli affronta il tema dell’adolescenza e della disabilità, un tema per lui particolarmente importante dato che da giovanissimo è stato coinvolto in un incidente stradale che lo ha reso tetraplegico. Dopo gli studi classici ha deciso di dedicarsi al cinema e insieme alla moglie ha anche fondato una casa di produzione.

“I corpi estranei” è una produzione low budget e alcuni degli attori, come Filippo Timi che interpreta il ruolo del protagonista antonio, hanno lavorato senza alcun compenso.

I corpi estranei – La trama

Antonio arriva  a Milano con suo figlio Pietro. Ma il loro non è un viaggio di piacere: Piero è gravemente malato e Antonio lo ha portato fino a qui per cercar un modo di salvarlo.

Nelle corsie dell’ospedale Antonio incontra Jaber, un ragazzo di quindici anni arrivato in Italia dal Nord Africa che vive a Milano con un gruppo di connazionali. Jaber è in ospedale per assistere il suo amico Youssef. Antonio e Jaber sono due anime sole e impaurite, due “corpi estranei” alle prese con il dolore che si incontrano e si sostengono, nonostante le diversità, la malattia e la paura.

Foto | Getty Images

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