Vittoria Puccini parla di Acciaio, il drammatico tratto dal romanzo di Silvia Avallone, diretto da Stefano Mordini, che si girerà a settembre, subito dopo il Festival di Venezia (fonte La Stampa): nel film, ambientato nel cuore operaio di Piombino, l’attrice sarà la compagna del fratello di una delle due ragazzine protagoniste
Mi ha preso molto, l’ho trovato ben scritto, capace di entrare profondamente dentro la psicologia delle due ragazze e di descrivere una realtà difficile, drammatica, violenta, in cui però non c’è nichilismo, ma solo voglia di affermare la propria energia, desiderio di venirne fuori.
A proposito di Venezia: la Puccini è orgogliosa di essere la madrina del Festival 2011 (“sapevo di essere nella rosa delle possibili madrine, ma non mi aspettavo di venire scelta”) e non vede l’ora di tifare per i film italiani in gara:
Tifo sempre per l’Italia e per il nostro cinema che sta avendo riconoscimenti anche all’estero. Di Crialese mi affascina il mondo che riesce a creare, della Comencini la sensibilità femminile unita a una forza inusuale, di Gipi il tema affrontato, la capacità di stupirsi che secondo me è vitale per ogni essere umano
chiara 30 Agosto 2011 il 12:29
Sempre la solita insulsa incapace…sopravvaliutata e raccomandata.
Come si fa a eleggere tane nullità a madrina del Festival?
In Acciaio interpreterà Elena un ruolo secondario solo di riempimento.
Diego Odello 30 Agosto 2011 il 12:32
@chiara:
Sei molto critica nei suoi confronti. Non ti è piaciuto nemmeno un ruolo interpretato da lei?