Al prossimo Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Prospettive Italia saranno presentati fuori concorso Interdizione perpetua di Gaetano Di Vaio e L’uomo con il megafono di Michelangelo Severgnini mentre in concorso Ciro di Sergio Panariello tutte pellicole italiane prodotte da Figli del Bronx Produzioni e Minerva Pictures Group.
Tutte è tre i film raccontano storie ambientate a Scampia, un quartiere difficile. afflitto da criminalità e problemi urbanisitici, situato alla periferia nord di Napoli.
Interdizione perpetua:
I paradossi della miseria, le difficoltà quotidiane, la raccolta vietata del ferro vecchio, gli aiuti della Cee attraverso la Caritas, la necessità di inventarsi un lavoro.
L’uomo con il megafono:
Vittorio Passeggio attraverso la sua vicenda racconta uno spaccato vivo della Napoli di frontiera, punto di osservazione privilegiato su una pagina di storia del capoluogo campano Napoli: le ultime elezioni comunali che hanno portato alla ribalta il nuovo sindaco Luigi De Magistris. Ma più che lo sfondo “storico” su cui si dipana la vicenda, è l’umanità e il personaggio “Vittorio” ad essere materia di racconto. Un personaggio dai contorni antichi e straordinariamente moderni, un piccolo grande italiano dal cuore buono pur nella sua sgangherata lotta in una realtà critica come il quartiere Scampia.
Ciro:
Il film nasce da un laboratorio di scrittura creativa tenutosi nel 2009-2010 presso il Centro Territoriale Mammut. Un laboratorio che ha permesso ai ragazzi del quartiere di avvicinarsi alla grande forza evocativa del cinema e di espandere la loro creatività.
(Fonte Cinecittànews)