Fabio Volo parla di Studio Illegale e de Il giorno di più

Fabio Volo, in un’intervista rilasciata ad Adriana Marmiroli de La Stampa, parla dei suoi due prossimi impegni cinematografici, Studio Illegale e Il giorno in più. Del primo, l’attore si limita a dire che sarà a settembre sul set:

Quello di Studio illegale, film di Umberto Carteni in cui sono un avvocato milanese. È una presa di coscienza di uno che fa parte di quel mondo di avvocati al top che lavorano venti ore al giorno e mangiano le insalatine nelle vaschette di plastica.

De Il giorno in più il film tratto dal suo romanzo (“Quando lo scrivevo già lo vedevo, era già allora una sceneggiatura”), diretto da Massimo Venier, in cui l’attore interpreta il protagonista, un ragazzo che si innamora di una sconosciuta (Isabella Ragonese) e decide di volerla conoscere a tutti i costi, Volo nega che ci sia qualcosa di autobiografico, ma ammette che ci sono delle similitudini tra lui e il personaggio:

anche lui si dichiara contro la coppia a più riprese, invocando la razionalità e non il sentimento. Ma non significa che non ne sia attratto: non avrebbe bisogno di dichiararlo in continuazione, se davvero ne fossi così convinto. Anche io nella vita lo dico in continuazione, ma ammetto che una parte di me è sedotta dall’idea della relazione e dell’amore. Meglio: da un’idea di condivisione di intimità. Non sono mai stato un single convinto. Semmai sono stato sempre più preso da altro che dalla vita a due. Ma ammetto di avere i miei tempi… Per quanto ne so, credo che l’amore finisca sempre bene anche quando finisce male: ciò che si impara è fondamentale, l’errore è evolutivo.

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