Ezio Greggio, intervistato da Fulvia Caprara de La Stampa, risponde per le rime a chi pensa di essere riuscito ad arrivare al Festival di Venezia 2011 con Box Office 3D solo grazie ad una raccomandazione:
Al contrario di quanto ha scritto qualcuno, il signor Greggio, dopo 24 anni di Striscia e di tanti altri successi, non ha bisogno delle raccomandazioni di nessuno per arrivare qua. E poi il nostro film non toglie niente al Festival e a quelli che ne fanno parte, è un omaggio alla commedia italiana offerto come un antipasto, prima di tutto il resto. Non credo sia giusto attaccarlo a priori come è stato fatto.
Il regista, che va fiero del proprio film, non apprezza Avatar, uno dei blockbuster presi in giro dalla sua parodia:
Sono convinto che sia una delle più grosse fetecchie mai viste sullo schermo. Penso che gli sceneggiatori si siano ritrovati tra le mani una vecchia storia di cowboy che vanno a rubare le terre agli indiani, l’abbiano rimaneggiata in chiave 3D, ed ecco che è venuta fuori la bufala.
Greggio assicura che il film è adatto a tutta la famiglia, anche se:
Beh, qualche parolaccia c’è, d’altra parte quelle le sentiamo anche in Parlamento…
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