Eva Herzigova protagonista per Marco Risi

Marco Risi sta per tornare al cinema con un nuovo film. E’ la sua quattordicesima pellicola da regista, nella quale il regista milanese ha deciso di continuare a calcare la strada del cinema di denuncia, come ha sempre fatto dall’inizio della sua carriera, ma colorando l’atmosfera del film con toni noir.

Il risultato è Cha Cha Cha, un film di genere ambientato nella zona d’ombra di Roma, quella nella quale si muovono gli oscuri personaggi che tirano i fili del potere.

In questo scenario si muove l’Ispettore Corso, interpretato da Luca Argentero, che indaga sulla strana morte di un adolescente. Il ragazzo è il figlio di Michelle, bellissima donna sposata a uno degli uomini più potenti della città, interpretata da Eva Herzigova.

La super modella ceca ha un lungo e glorioso passato nel mondo della moda e solo qualche esperienza, invece, sul grande schermo. Per lei all’attivo solo tre pellicole (Soldi proibiti di Jean-Marie Poiré del 1995, L’amico del cuore di Vincenzo Salemme del 1998 e I colori dell’anima – Modigliani di Mick Davis del 2004).

Ma, forte della sua esperienza come modella e dell’aiuto del regista, sembra riuscita a entrare pienamente nel personaggio:

Il regista era convinto sin da subito che sarei stata la persona perfetta per interpretare il ruolo di Michelle e ne ha avuto la certezza dopo il nostro primo incontro a Londra.

Avendo trascorso la mia vita professionale praticamente sempre davanti all’obiettivo, Marco si fidava del fatto che sarei stata anche in grado di recitare. E in un certo senso aveva ragione, il mio lavoro di modella richiede anche il saper interpretare e questo mio ruolo era davvero impegnativo.

Vivo in un mondo fatto principalmente di sola immagine e le emozioni sincere, gli affetti e la trasparenza mi aprono il cuore.

Lui mi ha rivelato il suo mondo senza timori. Non ha mai cercato di darmi indicazioni. Solo un piccolo spunto su cosa doveva succedere in quella o quell’altra scena Sapeva che le emozioni che cercava erano già tutte dentro di me. Era sufficiente che dicesse “Action”…

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