Daniele Ciprì parla di E’ stato il figlio, il suo primo lungometraggio diretto senza Franco Maresco, tratto dal romanzo di Roberto Alajmo, in una intervista rilasciata a La Repubblica: il regista spiega di aver girato nella periferia di Brindisi, nonostante la storia sia ambientata a Palermo perché:
Le periferie popolari sono luoghi universali, il Paradiso di Brindisi come le Rughe di Palermo.
Toni Servillo, che nel film interpreta Nicola Ciraulo, il protagonista della storia, un uomo la cui vita cambia a causa di un colpo di pistola accidentale che uccide la sua giovane figlia, rivela:
Se cerchi una sfida e chiama Ciprì la sfida è garantita. Non potevo che accettare. DI Daniele mi ha conquistato la capacità creativa, uno spettro che va da Santa Rosalia a Pirandello a Kurosawa. Il centro è il cinema, il registro si alterna tra tragico e comico … Nicola è un personaggio che ha un arco con diverse frecce, è tenero, violento, bambino, vittima del sogno della ricchezza, fa anche un po’ pena. Per me è un godimento l’occasione di andare all’opposto dei personaggi fatti finora … Nicola è quasi il simbolo di come siamo oggi …
Il film, sceneggiato da Ciprì con Massimo Gaudioso, prodotto da Alessandra Acciai, Giorgio Magliulo e Luciano Stella con Rai Cinema, distribuito da Fandango, annovera nel cast, oltre a Servillo, Gisella Volodi, Aurora Quattrocchi, Benedetta Ranelli e Alfredo Castro.
caimano 2 Agosto 2011 il 23:31
Ma la Quattrocchi non si chiama Aurora???
Diego Odello 3 Agosto 2011 il 12:06
Si, lapsus!
caimano 3 Agosto 2011 il 13:03
Ben fatto! Bravi.