Dracula 3D, poster finale e curiosità sul film di Dario Argento

di La Redazione

Il prossimo 22 novembre uscirà in sala il Dracula 3D di Dario Argento, in attesa di viusonarlo in sala vi vogliamo proporre la locandina definitiva del film, che trovate in coda al post e alcune curiosità sulla pellicola con note di produzione e regia, le potete leggere subito dopo il salto.

LA SINOSSI UFFICIALE DEL FILM:

Transilvania, 1893
La vista di una fotografia esposta a casa di Lucy (Asia Argento), che ritrae Mina e Jonathan Harker (Marta Gastini e Unax Ugalde), sposi felici nel giorno delle nozze, è la molla che fa scattare la furiosa bramosia del Conte Dracula (Thomas Kretschmann), che rivede in Mina la reincarnazione della sua amata, Dolingen De Gratz, morta più di 400 anni prima. Con l’ausilio delle sue adepte Lucy e Tania (Miriam Giovanelli), il Conte Dracula riesce a condurre Jonathan Harker e sua moglie nel proprio castello, con la promessa di un lavoro. Le reali intenzioni del Conte, però, appaiono subito evidenti: ricongiungersi con il suo eterno amore Dolingen/Mina, eliminando qualsiasi ostacolo glielo impedisca. Inizia così un vorticoso intreccio di violenza, inganno e passione, che sconvolge gli equilibri del piccolo villaggio di Passo Borgo. Solo il sopraggiungere di Abraham Van Helsing (Rutger Hauer), conoscitore del vampirismo e “vecchia conoscenza” del Conte, riporterà la normalità nella vita del villaggio… ma non prima di una spettacolare ed emozionante sfida finale che vedrà contrapporsi i limiti dell’umanità e la dannazione eterna.

NOTE DI PRODUZIONE:

L’idea di realizzare un remake di “Dracula” in versione 3D stereoscopica nasce nei primi mesi del 2010. I presupposti sono di un ritorno alle origini, proponendo al grande pubblico e alle nuove generazioni una fedele rappresentazione del conte Dracula: un film in costume arricchito dalle scenografie e dallo stile gotico dell’epoca. Al classico letterario, si aggiunge l’elemento di novità rappresentato dalla nuova tecnologia del 3D stereoscopico.
I produttori, Roberto Di Girolamo e Gianni Paolucci, hanno in un primo momento la sensazione che un’opera di questo tipo sia difficilmente realizzabile in Italia; i primi test stereoscopici, infatti, mostrano diverse problematiche, sia per le modalità di ripresa che di post-produzione. Malgrado ciò, i due produttori non si danno per vinti e, in accordo con Dario Argento, trovano e formano un gruppo di lavoro in grado di assicurare un prodotto tecnicamente e qualitativamente di livello pari a quello delle major americane, con un impegno di oltre 8 settimane di preparazione e 9 di riprese.
Per questo film si pensa subito ad un cast artistico internazionale; la fotografia firmata da Luciano Tovoli e le musiche di Claudio Simonetti completano l’ambizioso progetto dei produttori. Segue una post-produzione particolarmente complessa, soprattutto per la presenza di numerosi effetti digitali stereoscopici, realizzati dalla società americana REBEL ALLIANCE INTERNATIONAL. Un ruolo determinante hanno avuto i due laboratori scelti dalla produzione: la Technicolor per le lavorazione digitali e la post produzione stereoscopica, la CDC Sefit Group per il sound 7.1.

NOTE DI REGIA:

Le origini

Il personaggio del conte Dracula è rimasto popolare negli anni, accrescendo anzi la sua fama e il suo fascino nel tempo, dando quindi vita ad un elevato numero di film. Tra le innumerevoli pellicole vi sono adattamenti – più o meno fedeli del romanzo di Stoker – storie originali, addirittura insieme ad altri “mostri”, come in Dracula contro Frankenstein (1972), opere in cui compaiono personaggi a lui legati, come in La figlia di Dracula del 1936, Il figlio di Dracula (1943), La sposa di Dracula (1960), Mamma Dracula (1980), o addirittura Zoltan il cane di Dracula (1978), e molti altri film in cui compare semplicemente come personaggio, generalmente come “cattivo” (come, per esempio, in La maschera del demonio del 1960) e addirittura parodie (tra le quali Fracchia contro Dracula (1985) e Dracula:morto e contento del 1995) e pellicole erotiche (Scarlet Countess del 2001). Secondo una stima approssimativa (probabilmente per difetto) sono 208 i film in cui compare il vampiro ideato da Bram Stoker in un ruolo principale, un numero secondo solo a Sherlock Holmes. Il numero totale di pellicole che includono riferimenti a Dracula supera i 700 secondo il portale online Internet Movie Database. Gran parte delle storie su Dracula includono non solo il conte, ma anche il resto dei personaggi ideati da Bram Stoker e delineati nel romanzo: Jonathan e Mina Harker, Van Helsing e Renfield.

Perché girare un film su Dracula

In considerazione del fatto che, ormai da diverso tempo, è andato delineandosi un nuovo filone cinematografico, legato alle storie sui vampiri ed affini, appare chiaro quanto ci si sia discostati, attraverso varie contaminazioni, dalla reale rappresentazione del signore delle tenebre: il conte Dracula. La cinematografia di questi ultimi anni, ha visto venire alla luce pellicole in cui diversi generi si mescolavano, e nei quali i personaggi, oltre ad essere dei vampiri possedevano poteri sovrannaturali più vicini al mondo della fantascienza, che a quello dell’horror. Il susseguirsi di una serie di elementi che esulano dalla concezione classica di intendere l’entità vampiresca, danneggiano, dice Argento, la reale immagine appartenente alla tradizione, così come ci viene tramandata nell’opera di Bram Stoker, tutt’oggi riconosciuto come romanzo horror per eccellenza. L’intento, dunque, è quello di un ritorno alle origini, proponendo al grande pubblico e alle nuove generazioni, una fedele rappresentazione del conte Dracula, ispirandosi al libro che racconta la sua storia, ambientata nel 1890 in Transilvania; quindi un film in costume arricchito dalle scenografie e dallo stile gotico dell’epoca. Al classico letterario, si introduce l’elemento di novità attraverso lo sfruttamento della nuova tecnologia del 3D stereoscopico ed ecco che, come direbbe De Saussure, il significante e il significato si fondono in un’unica espressione linguistica in cui la somma di questi due elementi produrranno un film in chiave originale, capace di riavvicinare la platea non solo all’arte cinematografica ma anche alla letteratura classica, da troppo tempo lontana dal grande schermo. Altresì, il nostro progetto, che vedrà impegnata una produzione italiana nella realizzazione di un film in 3D stereoscopico, sicuramente costituirà l’accesso anche per l’Italia, all’uso della nuova tecnologia ormai già impiegata da alcuni anni altrove e che vede il nostro paese deficitario e per certi versi destinato all’arretratezza. Pertanto con quest’opera, si dà l’opportunità alle nostre maestranze di mettersi in gioco e quindi di aggiornare le proprie capacità tecnico-artistiche attraverso l’esperienza che matureranno. Ciò permetterà di dimostrare che gli italiani possono realizzare prodotti in 3D stereoscopico e che possono impegnarsi nel futuro anche in questo ambito, mettendo a frutto quello che è stato, grazie al film Dracula, acquisito.

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