E’ stato il primo film italiano presentato a questa 66° edizione del Festival di Cannes ed anche il primo a ricevere un riconoscimento. Anzi, due riconoscimenti: Salvo, opera prima di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, ha vinto il Gran Prix della Semaine de la Critique e il Prix Rivelation della Semaine.
I due registi – che hanno accolto questa doppia premiazione con evidente emozione – visto l’argomento del loro film e la giornata nella quale sono arrivati i due premi, ieri era l’anniversario della strage di Capaci, li hanno voluto dedicare alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Dedichiamo i nostri premi a Falcone e Borsellino. La coincidenza con l’anniversario della strage di Capaci è stato il primo pensiero che abbiamo avuto quando ci hanno detto che avevamo vinto.
Siamo entrambi palermitani, cresciuti a Palermo negli anni più duri. Per noi l’esempio di Falcone e Borsellino è stato assolutamente determinante e formativo; sia io sia Fabio abbiamo deciso di lasciare Palermo dopo le loro uccisioni.
Salvo è una storia di mafia e di speranza. Il protagonista della storia è un killer di mafia, Salvo, che durante un regolamento di conti incontra Rita. Lei è la sorella cieca dell’uomo che lui ha appena ucciso e che dovrebbe essere uccisa a sua volta.
C’è una colluttazione tra i due e in quel momento Salvo si rende conto di non riuscire a portare a termine la sua missione. Si è appena innamorato di quella ragazza e la deve salvare, la deve portare via con sé. Un gesto folle, di folle speranza.
Già vincitore della Menzione Speciale per la sceneggiatura al Premio Solinas nel 2008, Salvo è già stato venduto all’estero, ma non ha ancora trovato una distribuzione in Italia.
Salvo è un film che può essere capito e accolto anche fuori Italia, infatti le vendite internazionali sono iniziate ben prima di questi premi a Cannes, il film è stato acquistato, ad esempio, in Brasile, Australia, Francia. Non capita facilmente con i film italiani, soprattutto con le opere prime. Crediamo che sia una bella notizia per l’Italia, oltre che per noi. Speriamo che ora arrivi anche nelle sale italiane.
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