A Berlino fervono i preparativi per la prossima edizione del Festival del Cinema. Giunto alla 63° edizione, la rassegna cinematografica tedesca, tra le più antiche e importanti al mondo, ogni anno si arricchisce di sezioni e di eventi collaterali.
Tra questi il Culinary Cinema, sezione parallela della Berlinale che è giunta alla sue settima edizione. Prevista dal 10 al 15 febbraio al Martin-Gropius-Bau, Culinary Cinema è la sezione dedicata alle tematiche culinarie e ambientali, nella quale vengono presentate 12 opere (film, documentari, corti etc.) selezionate sia in base all’argomento trattato che alla loro qualità cinematografica.
In questa settima edizione hanno trovato posto ben due rappresentanti italiani. Si tratta di due documentari: Couscous Island di Francesco Amato e Stefano Scarafia e Slow Food Story di Stefano Sardo con Carlo Petrini. Quest’ultimo, inoltre, dopo la proiezione terrà anche una master class dal titolo The Political Gardener.
Culinary Cinema vede la presenza anche di un altro pezzo di Italia. Ci sarà, infatti, anche Isabella Rossellini che presenterà alcuni episodi della seconda serie del suo Green Porno.
Grazie a questa sezione collaterale del Festival del Cinema di Berlino, l’Italia è riuscita a rimpolpare la manifestazione dei suoi rappresentanti. Anche se non si può certo negare l’evidenza della mancanza di film italiani nella sezione principale del festival di Berlino 2013 -solo lo scorso anno abbiamo vinto l’Orso d’Oro grazie a Cesare deve morire dei fratelli Taviani, un riconoscimento arrivato dopo più di dieci anni di attesa- avere quattro titoli in concorso, anche se nelle sezioni che solitamente vengono considerate meno importanti, è comunque un ottimo risultato.