Ieri è stato presentato al Festival di Venezia Cose dell’altro mondo, la commedia di Francesco Patierno, con Diego Abatantuono nel ruolo di un imprenditore veneto razzista. Il regista non vuol sentir parlare delle polemiche politiche che hanno anticipato l’uscita del film (fonte Il corriere della sera):
Non ci sono slogan politici o ideologici, io cerco di portare una riflessione. Il mio film è tutt’altro che manicheo e riguarda il rapporto col diverso da noi, più che con l’extracomunitario. E poi volete sapere come la penso? I leghisti non rappresentano il Veneto.
Valerio Mastrandrea conferma l’assenza di colore politico nel film:
In questa storia non c’è un’appartenenza politica, ma un’attenzione a un certo tema. Il mio personaggio, un poliziotto, è il più pericoloso della nostra società, un disilluso che trasforma in contrapposizione tutto cil che ha davanti, galleggiando in un mare di indifferenza.
Lo sceneggiatore Diego De Silva aggiunge (fonte AGI):
Giudicare un film solo da un trailer è una pessima abitudine italiana.
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